Azadî: differenze tra le versioni

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L''''Azadî''' (''Libertà''), ufficialmente ''Civata Azadiya Kurd'' (Società per la libertà curda), in seguito ''Civata Xweseriya Kurd'' (Società per l'indipendenza curda)<ref>{{Cita libro|autore=Olson|nome=Robert|titolo=The Emergence of Kurdish Nationalism and the Sheikh Said Rebellion, 1880–1925|data=1989|editore=University of Texas Press|lingua=en|pp=41|ISBN=0292776195}}</ref> fu un'organizzazione segreta curda.<ref>{{Cita libro|autore=Hamelink|nome=Wendelmoet|titolo=The Sung Home. Narrative, Morality, and the Kurdish Nation|data=2016-04-21|editore=BRILL|lingua=en|pp=176|ISBN=978-90-04-31481-8}}</ref> Secondo i curdi che riferirono agli ufficiali dell'intelligence britannica, l'Azadî fu fondata a Erzurum nel 1921 da Halid Beg Cibran.<ref>Olson, Robert (1989), p.42</ref> Lo scopo dell'Azadî era quello di offrire ai curdi una vita in libertà in un ambiente sviluppato.<ref name=":0">Olson, Robert (1989), p.45</ref>
 
== Storia ==
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* Non c'erano governatori curdi impiegati<ref name=":1" />
* La mancanza di rispetto nei confronti degli ufficiali e dei soldati curdi all'interno dell'[[Türk Kara Kuvvetleri|esercito turco]]<ref name=":1" />
* Le incursioni militari condotte nei villaggi abitati dai curdi <ref name=":1" />
 
Secondo Robert Olson, l'Azadî stabilì varie sezioni nelle città di [[Erzurum]], [[Tunceli|Dersim]], [[Diyarbakır|Diyarbakir]], [[Siirt]], [[Istanbul]], [[Bitlis]], [[Kars]], Hınıs, [[Erzincan]], [[Muş]], [[Van (Turchia)|Van]], [[Malazgirt]] e [[Elâzığ|Harput]]. Diversi notabili curdi e capi tribù erano i capi di tali sezioni.<ref>Olson, Robert (1989), pp.42–43</ref> Secondo Robert Olson, l'intelligence britannica riferì che nel 1924 Seyyit Abdulkadir era registrato come capo dell'ufficio a Istanbul.<ref>Olson, Robert W. (1989),p.169</ref> All'inizio c'erano principalmente notabili curdi ed ex ufficiali della cavalleria Hamidye tra i suoi membri.<ref>{{Cita libro|autore=Klein|nome=Janet|titolo=The Margins of Empire: Kurdish Militias in the Ottoman Tribal Zone|data=2011-05-31|editore=Stanford University Press|lingua=en|pp=175|ISBN=978-0-8047-7570-0}}</ref> Nominava molti dei suoi membri per stabilire legami con i diplomatici dell'[[Impero britannico]], cercando di ottenere il loro sostegno.<ref name=":0">Olson, Robert (1989), p.45</ref> Tentò anche di ottenere il sostegno dell'ex sultano [[Mehmet VI|Mehmed VI]].<ref>Olson, Robert (1989), p.92</ref> Durante il suo primo Congresso Generale nel 1924, a cui parteciparono diversi comandanti della cavalleria Hamidye e anche lo [[sceicco Said]], fu deciso che i curdi si sarebbero ribellati contro i turchi.<ref>Olson, Robert (1989), pp.47–48</ref> L'Azadi fu una forza trainante nel nella [[rivolta di Beytüssebab]] nel settembre 1924<ref>Olson, Robert (1989), p.91</ref> e anche nell'organizzazione della [[ribellione dello sceicco Said]] nel 1925. Con l'arresto di molti membri dell'Azadi dopo la rivolta di Beytüssebab, il movimento scelse gli [[Sceicco|sceicchi]] come capi della rivolta dello sceicco Said.<ref>{{Cita libro|autore=Romano|nome=David|titolo=The Kurdish Nationalist Movement: Opportunity, Mobilization and Identity|data=2006-03-02|editore=Cambridge University Press|lingua=en|pp=34–35|ISBN=978-0-521-85041-4}}</ref><ref>Olson, Robert (1989), p.99</ref> La ribellione fallì, a seguito della quale i curdi si riunirono attorno all'organizzazione dello Xoybun, che fu coinvolta nella [[ribellione dell'Ararat]] dal 1927 al 1930.<ref>{{Cita libro|autore=Galip|nome=Özlem Belçim|titolo=Imagining Kurdistan: Identity, Culture and Society|data=2015-04-24|editore=Bloomsbury Publishing|lingua=en|pp=56|ISBN=978-0-85772-643-8}}</ref>