Gigantomachia: differenze tra le versioni

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{{F|mitologia greca|ottobre 2013}}
[[File:Pergamon Museum Berlin 2007017.jpg|thumb|upright=1.8|Atena atterra il gigante [[Alcioneo (Gigantomachia)|Alcioneo]], dal Grande fregio dell'Altare di [[Pergamo]], II secolo a.C., [[Berlino]], [[Staatliche Museen]].]]
[[File:Athena Enkelados Louvre CA3662.jpg|thumb|upright=1.4|Atena sconfigge il Gigante [[Encelado (mitologia)|Encelado]], interno da un disco [[Stile attico|attico]] a figure rosse, ca. 525 a.C., [[Parigi]], [[Musée du Louvre]].]]
 
La '''Gigantomachia''' (dal greco: ''γιγας'' gigante e ''μαχη'' battaglia) è la lotta che i [[Giganti (mitologia greca)|Giganti]] ingaggiarono contro gli Dei dell'[[Olimpo (Grecia)|Olimpo]], aizzati dalla loro madre [[Gea]] e dai [[Titano (mitologia)|Titani]].
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I Giganti che parteciparono furono ventiquattro, altissimi e terribili, con lunghi capelli inanellati e lunghe barbe e code di serpenti a coprire i piedi. [[Alcioneo (Gigantomachia)|Alcioneo]] ne fu il capo. Fu anche il primo che Eracle abbatté. Poi fu la volta di [[Porfirione]]: riuscì quasi a strangolare [[Era (mitologia)|Era]] ma, ferito al fegato da una freccia di [[Eros]], la sua brama omicida si trasformò in [[lussuria]] e tentò di violentare la dea. Zeus divenne pazzo di gelosia e abbatté il gigante con una [[fulmine|folgore]]. Eracle lo finì a colpi di clava.
 
[[Efialte (gigante Aloade)|Efialte]] ebbe uno scontro con [[Ares]] che, sempre con l'aiuto di Eracle, riuscì a trarsi in salvo. E la storia si ripete con [[Eurito]] contro [[Dioniso]], [[Clizio (gigante)|Clizio]] contro [[Ecate]], [[Mimas (mitologia)|Mimante]] contro [[Efesto]], [[pallante (gigante)|Pallante]] contro [[Atena]]: sarà sempre Eracle ada essere risolutivo. [[Demetra]] ed [[Estia]], donne pacifiche, stanno in disparte, mentre le tre dispettose [[Moire]] scagliano [[Mortaio (utensile)|pestelli]] di rame da lontano.
 
Scoraggiati, i Giganti superstiti scappano. Atena, assunte dimensioni gigantesche superiori a quelle dei giganti, riesce a scagliare un grosso masso contro [[Encelado (mitologia)|Encelado]] che crolla in mare e diventa l'isola di [[Sicilia]]. [[Poseidone]] strappa un masso a [[Coo]] e lo scaglia nel mare, dove diventa l'isola di [[Nisiro]], nel [[Dodecaneso]]. [[Ermes]] abbatte [[Ippolito (gigante)|Ippolito]] e [[Artemide]] [[Grazione]], mentre i proiettili infuocati lanciati dalle Moire bruciano le teste di [[Agrio (gigante)|Agrio]] e [[Toante]].
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[[Sileno]], il [[satiro]] nato dalla Terra, si vantò di avere fatto fuggire i Giganti col raglio del suo asino, ma Sileno era sempre ubriaco, e veniva accolto all'Olimpo solo per ridere di lui.
 
Alcuni Giganti erano detti [[Ecatonchiri|centimani]] poiché avevano cento mani. Nell'esegesi del mito si potrebbe considerare che tale storia racconti una battaglia di popolazioni non elleniche (o [[greci|greche]]) che combattevano in "centurie" (gruppi di cento) e che veneravano la [[Gea|Madre Terra]] come [[Grande Madre|Dea Creatrice]]. I Greci [[Achei]] e [[Dori]] avevano infatti ridotto la "madre terra" a una sorella di Zeus, [[Demetra]]. Tale conflitto vide vittoriosi gli [[elleniElleni]] e il loro [[pantheonPantheon]].
 
== Schieramenti ==
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=== I Giganti ===
*[[Gea]], la madreMadre terraTerra, progenitrice dei Giganti
*24 [[Giganti (mitologia greca)|Giganti]], tra cui:
*#[[Alcioneo (Gigantomachia)|Alcioneo]], capo dei rivoltosi
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=== Pittura ===
 
Nel [[Palazzo del Te]] a [[Mantova]] esiste una sala chiamata la "[[Sala dei Giganti]]", i cui affreschi rappresentano il tema della gigantomachia o della conseguente "caduta dei giganti", ad opera del pittore [[Giulio Romano]] (1499?-1546).
 
== Curiosità ==