Cartuccia (informatica): differenze tra le versioni

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* Home/personal computer: ad esempio sistemi [[Atari 8-bit]], [[IBM PCjr]],<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Hoffmann|nome=Thomas V.|data=03/1984|titolo=IBM PCjr.|rivista=Creative Computing|volume=10|numero=3|p=74|url=http://www.atarimagazines.com/creative/v10n3/74_IBM_PCjr.php}}</ref> computer [[Commodore International|Commodore]],<ref>{{Cita web|url=http://www.islandnet.com/~KPOLSSON/c64hist/|titolo=Chronology of the Commodore 64 Computer|cognome=Pollson|nome=Ken|data=30 ottobre 2008|accesso=11 gennaio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://www.webcitation.org/5msXXnlDJ?url=http://www.islandnet.com/~kpolsson/c64hist/|dataarchivio=18 gennaio 2010}}</ref> computer [[Sinclair Research|Sinclair]], computer [[MSX]].
 
Computer famosi che usavano le cartucce come supporto in aggiunta alle cassette con nastro magnetico e/o ai floppy furono i [[Commodore VIC-20]], [[Commodore 64]] ([[cartucce per Commodore 64]]), [[Commodore 16]], gli [[famiglia Atari 8-bit|Atari 400/800/XL/XE]], il [[Texas Instruments]] [[TI-99/4A]] (dove si chiamarono ''Solid State Command Modules'' e non erano mappate direttamente sul bus di sistema), l'[[IBM PCjr]] (su cui le cartucce furono mappate nello spazio del [[BIOS]]), i computer [[standard MSX|MSX]], gli home computer [[Sinclair Research|Sinclair]] [[Sinclair ZX80|ZX80]], [[Sinclair ZX81|ZX81]] e [[ZX Spectrum]] e altri. Dalla fine degli [[anni 1970|anni settanta]] alla metà degli [[anni 1990|anni novanta]] la maggior parte delle console domestiche fu basata sulle cartucce. Quando la tecnologia dei dischi ottici cominciò a diffondersi come principale supporto di memorizzazione molti produttori di hardware iniziarono ad abbandonare le cartucce in favore dei [[compact disc]] (CD), dato che i [[CD-ROM]] erano più economici da produrre e potevano contenere molte più informazioni.
 
La [[Nintendo]] fu l'ultimo produttore di console domestiche a passare ai dischi ottici: la sua console [[Nintendo 64]] del [[1996]] adottò ancora le cartucce come supporto per i propri giochi. Nonostante la questione economica (una ROM costa più di un CD) e i problemi legati alla capienza (un CD può contenere molti più dati), Nintendo ottenne comunque dei vantaggi nell'uso di tale supporto: ridusse la possibilità di copiare illegalmente i suoi giochi (copiare una ROM non è alla portata di tutti) e i tempi di caricamento degli stessi erano minimi. Nel [[2001]], con la presentazione del [[Nintendo GameCube|GameCube]], anche Nintendo passò ai dischi ottici<ref name="das">{{Cita web|url=http://www.dasreviews.com/das-editorials/will-cartridges-come-back-is-disc-media-dead/|titolo=Will cartridges come back? Is disc media dead?|accesso=13 gennaio 2011|editore=Das Reviews|data=5 maggio 2010}}</ref>, tornando alle cartucce nel [[2017]] con lo [[Nintendo Switch|Switch]].