Luisa Ferida: differenze tra le versioni
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Nei giorni immediatamente successivi alla [[Caduta della Repubblica Sociale Italiana|Liberazione]] di Milano i due attori pagarono con la vita la loro notorietà associata al regime fascista, l'appartenenza di Valenti alla Xª Flottiglia MAS e la frequentazione di [[Villa Triste]] a Milano, sede della banda Koch. A 31 anni, il 30 aprile 1945, Luisa Ferida, fu fucilata dai [[Resistenza italiana|partigiani]] in via Poliziano a Milano assieme a Valenti, dopo un processo sommario nel quale fu accusata di [[collaborazionismo]] e soprattutto di essere collegata alla banda Koch.
Responsabile dell'esecuzione della Ferida fu [[Giuseppe Marozin]],<ref name=Bertoldi>{{cita news|autore=Silvio Bertoldi|url=https://web.archive.org/web/20110520060514/http://archiviostorico.corriere.it/2001/giugno/24/Luisa_Ferida_Osvaldo_Valenti_dal_co_0_01062411922.shtml|titolo=Luisa Ferida e Osvaldo Valenti, dal set al muro|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=24|mese=6|anno=2001|accesso=14 agosto 2021.}}</ref> nome di battaglia ''Vero'', capo della
Dalla casa milanese di Valenti e della Ferida, qualche giorno dopo la loro fucilazione, venne sottratto un autentico tesoro, del quale lo stesso Marozin, nel dopoguerra, ammise il furto, ma sostenendo di non ricordare dove tali beni fossero finiti: «Una parte fu restituita, credo, alla madre della Ferida<ref>Circostanza categoricamente smentita da quest'ultima</ref>, il resto andò a Milano»<ref>Intervista di Giuseppe Grazzini a Vero Marozin, EPOCA n. 392/1958.</ref>. L'attrice è sepolta con il nome di Luisa Manfrini, assieme al compagno [[Osvaldo Valenti]], nel Campo X del [[Cimitero Maggiore di Milano]], noto anche come Cimitero di Musocco e Campo dell'Onore.
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