Lingua georgiana: differenze tra le versioni

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→‎Grammatica: Riscrivo meglio e cambio disposizione dove opportuno. Aggiungo cit da F.M.Maggio che mi sembra carina. Elimino discorso sulle particelle nelle relative (poco chiaro, non mi risulta nulla del genere).
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=== Morfologia ===
Il georgiano è una lingua fortemente [[lingue agglutinanti|agglutinante]], sia nella morfologia [[Flessione (linguistica)|flessiva]] sia in quella [[Derivazione (linguistica)|derivazionale]].
* Il georgiano è una [[lingue agglutinanti|lingua agglutinante]]. Ci sono alcuni prefissi e suffissi che vengono uniti insieme in modo da formare un verbo. In alcuni casi, ci possono essere contemporaneamente fino a 8 diversi morfemi in un verbo. Un esempio può essere rappresentato da ''ageshenebinat'' ("voi avevate costruito"). Il verbo può essere suddiviso in parti differenti: ''a-g-e-shen-eb-in-a-t''. Ogni morfema qui contribuisce al significato del tempo verbale o della persona che compie l'azione del verbo.
 
I [[sostantivi]] sono [[Declinazione (linguistica)|declinati]] rispetto al [[Caso (linguistica)|caso]] ([[caso nominativo|nominativo]], [[caso ergativo|ergativo]], [[caso dativo|dativo]], [[caso genitivo|genitivo]], [[caso strumentale|strumentale]], [[caso avverbiale|avverbiale]] e [[caso vocativo|vocativo]]) e al [[Numero (linguistica)|numero]] (singolare e plurale), ma non rispetto al [[Genere (linguistica)|genere]]. Non esiste l'[[Articolo (linguistica)|articolo]]. I casi sono indicati da un apposito insieme di [[suffissi]], che vengono aggiunti direttamente alla radice se il sostantivo è al singolare o alla radice più il suffisso ''-eb'' se è al plurale. Ad esempio
==== Inflessione ====
* კაცი ''k'ats-i'' "uomo"
* Il georgiano ha sette casi per il nome:
* კაცები ''k'ats-eb-i'' "uomini"
:[[caso nominativo|nominativo]]
* კაცის ''k'ats-is'' "dell'uomo"
:[[caso ergativo|ergativo]]
* კაცების ''k'ats-eb-is'' "degli uomini"
:[[caso dativo|dativo]]
etc.
:[[caso genitivo|genitivo]]
:[[caso strumentale|strumentale]]
:[[caso avverbiale|avverbiale]]
:[[caso vocativo|vocativo]]
Una caratteristica interessante del georgiano è che, mentre il soggetto di una frase è generalmente nel caso nominativo, e l'oggetto è nel [[caso accusativo]] (o dativo), in molte situazioni si può verificare il contrario (questo dipende principalmente dal carattere del verbo). Questa fenomeno è chiamato ''inversione''.
 
Come i sostantivi, anche i [[pronomi]] sono declinati rispetto al caso e al numero e non distinguono il genere. Non c'è distinzione neppure alla terza persona, come invece avviene, ad esempio, nella [[lingua inglese]] (ad es. ის ''is'' "egli", "ella", "esso"; მისი ''misi'' "suo (di lui)", "suo (di lei)" etc).
Inoltre, nel tempo passato è spesso presente una [[ergativo|costruzione ergativa]]; in tal caso il soggetto è nel caso ergativo e l'oggetto nel caso nominativo. Ciò avviene soprattutto nel passato dei verbi transitivi (ma anche, eccezionalmente, nel presente del verbo "conoscere").
 
Gli [[aggettivi]] in funzione attributiva [[Accordo (linguistica)|concordano]] con il sostantivo solo nel caso e non nel numero (ad es. კარგი კაცი ''k'argi k'atsi'' "l'uomo buono", კარგი კაცები ''k'argi k'atsebi'' "gli uomini buoni"); la declinazione, inoltre, è semplificata rispetto a quella dei sostantivi. Quando invece l'aggettivo viene sostantivato, si comporta in tutto e per tutto come un nome e può andare al plurale (ad es. კარგები ''k'argebi'' "quelli buoni"). Tutti i quantificatori, compresi i [[Numerale|numerali]], sono trattati alla stregua degli altri [[aggettivi qualificativi]] e sono seguiti dal sostantivo al singolare (ad es. ერთი კვირა ''erti k'vira'' "una settimana", ორი კვირა ''ori k'vira'' "due settimane", ბევრი კვირა ''bevri k'vira'' "molte settimane" etc).
 
Il georgiano fa un uso quasi esclusivo di [[Posposizione|posposizioni]] - l'equivalente delle [[Preposizione|preposizioni]] italiane, ma poste dopo i sostantivi a cui si riferiscono, anziché prima (ad es. ეჭვი ''ech'vi'' "dubbio" → ეჭვს გარეშე ''ech'vs gareshe'' "senza dubbio"). Le più comuni sono [[Clitico|clitiche]] e vengono scritte attaccate al sostantivo (ad es. საქართველოში ''sakartvelo-shi'' "in Georgia", მაგიდაზე ''magida-ze'' "sul tavolo"). Ciascuna posposizione richiede che il sostantivo modificato sia in un caso specifico, tipicamente il genitivo o il dativo (in maniera simile alle preposizioni di molte [[lingue indoeuropee]], come il [[lingua tedesca|tedesco]], il [[lingua russa|russo]] o il [[lingua latina|latino]]).
 
L'argomento più complesso della morfologia georgiana è il [[verbo]]. I verbi sono tradizionalmente divisi in quattro classi, a ciascuna delle quali sono associati un modello generale di [[Coniugazione (linguistica)|coniugazione]] e una sfumatura semantica prevalente:
*1ᵃ classe: [[Transitività (linguistica)|transitivi]] (აძლევს ''adzlevs'' "dà"), [[Diatesi causativa|causativi]] (ალამაზებს ''alamazebs'' "rende bello");
*2ᵃ classe: [[Verbi inaccusativi|intransitivi inaccusativi]] (ხდება ''khdeba'' "succede"), [[Diatesi passiva|passivi]] (კეთდება ''k'etdeba'' "viene fatto");
*3ᵃ classe: [[Verbi inergativi|intransitivi inergativi]] (მუშაობს ''mushaobs'' "lavora");
*4ᵃ classe: verbi di sentimento o di stato d'animo (უყვარს ''uq'vars'' "ama").
Ogni classe richiede inoltre una specifica sintassi dei casi (si veda oltre in [[#Sintassi]]).
 
La coniugazione si basa sull'aggiunta e sulla sottrazione di un gran numero di [[affissi]] alla radice (sia prefissi, sia suffissi). Una singola voce verbale può così arrivare ad avere sette o otto [[morfemi]] diversi in contemporanea, ad esempio:
:დამაწერინებდით
:''da-m-a-ts'er-in-eb-d-i-t''
:"mi avreste fatto scrivere"
 
Il verbo manifesta inoltre una concordanza [[Polipersonalismo|polipersonale]]: vengono codificate la persona e il numero sia del soggetto che dell'oggetto, tipicamente quello indiretto.
 
Sebbene i verbi delle singole classi aderiscano ad alcune regole comuni, la loro coniugazione non è del tutto uniforme: la scelta di alcuni morfemi è regolata da casistiche molto complicate, oppure è imprevedibile. Un grandissimo numero di verbi sono irregolari, soprattutto quelli di uso comune (su vari livelli: alterazioni [[Morfonologia|morfonologiche]], radici [[Suppletivismo|suppletive]], terminazioni anomale etc). Questo stato di cose fu messo in evidenza già da [[Francesco Maria Maggio]], l'autore della prima grammatica georgiana (datata 1643), che accingendosi a trattare del verbo scriveva:
 
{{citazione|Benché le coniugazioni dei verbi siano innumerevoli, dal momento che quasi qualsiasi verbo richiede la sua, tuttavia esporrò, anche se brevemente, quei (verbi) che servono maggiormente all'uso e che obbediscono a una sola logica e legge.|Francesco Maria Maggio, ''Syntagmata linguarum orientalium quae in Georgiae Regionibus audiuntur'', III, traduzione di Luigi Mantovani|Etsi coniugationes verborum innumerae quidem sunt, quippe fere verborum quodlibet vendicat sibi suam, dicam tamen et breviter, quae usui deserviunt magis, et quae sub unica ratione et lege conveniunt.|lingua=la}}
 
=== Sintassi ===
L'aspetto più complesso della sintassi è l'uso dei casi nella codifica degli [[Argomento (linguistica)|argomenti verbali]]. In quasi tutti i contesti l'[[allineamento morfosintattico]] è quello di una [[lingua nominativo-accusativa]]. Il soggetto va quindi al nominativo e l'oggetto al dativo. In alcuni casi il soggetto logico viene espresso come un oggetto grammaticale e l'oggetto logico come un soggetto grammaticale, fenomeno tradizionalmente noto come ''inversione'' (ad es. გოგოს აქვს წიგნი ''gogos akvs ts'igni'' "la ragazza ha un libro", lett. "alla ragazza è-avere un libro").
* Il georgiano è una lingua [[posposizione|posposizionale]], vale a dire che le [[apposizione|apposizioni]] sono poste dopo i sostantivi che esse modificano (piuttosto che prima di essi), come suffissi o come parole separate. Molte [[posposizione|posposizioni]] georgiane corrispondono nel significato a quelle italiane (inglesi, francesi, ecc.). Ogni posposizione richiede che il sostantivo modificato sia in un caso specifico (similmente alle preposizioni che reggono casi specifici in molte lingue indoeuropee come [[lingua tedesca|tedesco]], [[lingua latina|latino]], [[lingua russa|russo]], e così via.)
 
* Il georgiano ha una struttura frastica primaria [[Soggetto Verbo Oggetto|soggetto-verbo-oggetto]], ma l'ordine delle parole non è così rigido come in alcune [[lingue germaniche]], per es. l'inglese. Non tutti gli ''ordini'' delle parole sono accettabili, ma è anche possibile incontrare la struttura costituita da [[soggetto oggetto verbo|soggetto-oggetto-verbo]]. Il georgiano non ha [[genere grammaticale]]; anche i pronomi sono di genere neutro e non esistono [[articolo (grammatica)|articoli]]. Perciò, per esempio, "ospite", "un ospite" o "l'ospite" hanno la stessa valenza. Nelle [[Proposizione relativa|proposizioni relative]], comunque, è possibile stabilire il significato dell'articolo specifico utilizzando alcune particelle.
Dallo schema nominativo-accusativo si discostano però due "tempi", uno dei quali è l'[[aoristo]], l'equivalente del [[passato remoto]] italiano. In questo ambiente i verbi di 1ᵃ classe (transitivi) e quelli di 3ᵃ classe (intransitivi inergativi) hanno il soggetto all'ergativo e l'eventuale oggetto diretto al nominativo; i verbi di 2ᵃ classe (intransitivi inaccusativi) e quelli di 4ᵃ classe (verbi di sentimento) non alterano l'uso dei casi. Ne risulta che il nominativo è al contempo il caso dell'oggetto dei transitivi e il caso del soggetto di gran parte degli intransitivi, fatto che ha portato all'interpretazione tradizionale di un allineamento [[Lingua ergativo-assolutiva|ergativo]] (in particolare di un'ergatività cosiddetta "scissa", perché assente negli altri tempi). Rimane tuttavia anomala la 3ᵃ classe, che è composta da verbi intransitivi con soggetto all'ergativo. A fronte di tale anomalia e di un'analisi semantica delle classi verbali, [[Alice Harris]] ha proposto che l'allineamento sia in realtà [[Lingua attivo-stativa|attivo-inattivo]], con il caso ergativo usato come agentivo e il nominativo usato come pazientivo.
 
L'ordine delle parole è piuttosto libero e tutte le disposizioni sono ammesse per motivi di enfasi. Se però la frase non è [[Marcatezza (linguistica)|marcata]] (cioè se non si pone l'enfasi su nessuno dei suoi costituenti), l'ordine è [[Soggetto Verbo Oggetto|SVO]] o [[Soggetto oggetto verbo|SOV]].
 
== Lessico ==