Élisabeth Dmitrieff: differenze tra le versioni

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=== A Parigi ===
[[File:Commune de Paris Appel aux ouvrières 18 mai 1871.jpg|thumb|left|upright=0.78|L'appello alle operaie scritto da Élisabeth Dmitrieff]]
Da Parigi, che si era appena costituita in [[Comune di Parigi (1871)|Comune]] eleggendo il 26 marzo i propri delegati, scrisse a Hermann Jung dandogli qualche informazione: « Malon è eletto alla Comune, ma egli ha preso parte, non avendo compreso la situazione e malgrado la sua estrema onestà, a un movimento delle municipalità contro il Comitato centrale ».<ref>Lettera di H. Jung a K. Marx, 29 marzo 1871, in ''Lettres de communards et de militants de la Première Internationale à Marx, Engels et autres dans les journées de la Commune de Paris'', 1934.</ref> Elizaveta si riferiva all'azione, svolta nei giorni precedenti le elezioni del 26 marzo, dai sindaci dei municipi di Parigi, tra i quali era Malon, di cercare un accordo con il governo di Versailles contro la volontà del Comitato centrale della Guardia nazionale.<ref>P. M. Kergentsev, ''La Comune di Parigi'', 1951, p. 258.</ref>
 
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Il primo indirizzo inviato dall<nowiki>'</nowiki>''Unione'' alla commissione esecutiva della Comune chiedeva di tener conto dei reclami di tutta la popolazione parigina « senza distinzioni di sesso, una distinzione creata e mantenuta dal bisogno dell'antagonismo sul quale riposano i privilegi delle classi governative ». Era una delle prime volte in cui un'organizzazione femminile considerava ogni ineguaglianza e antagonismo tra i sessi una delle basi del potere.<ref>E. W. Schulkind, ''Le Rôle des femmes dans la Commune de 1871''.</ref>
 
[[File:Commune de Paris barricade rue Sedaine.jpg|thumb|upright=0.9|Barricata eretta a Parigi nel maggio 1871]]
Barral de Montaud, una spia di [[Adolphe Thiers|Thiers]] infiltrata nel comando della VII legione federata, informò con qualche inesattezza e molto veleno il governo di Verailles della novità:<ref>S. Braibant, cit., p. 130.</ref>
 
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Il 23 maggio Élisabeth Dmitrieff firmò l'ultimo appello alle donne dell<nowiki>'</nowiki>''Unione'', invitandole a riunirsi al Comitato del [[X arrondissement di Parigi|X]] ''arrondissement'' per organizzare sulle barricate la resistenza all'esercito di Versailles, che era entrato a Parigi nel pomeriggio del 21 maggio. Obrescov, consigliere dell'ambasciata russa a Parigi, scrisse il 24 giugno al capo della polizia segreta [[Pёtr Andreevič Šuvalov|Pёtr Šuvalov]] che durante la ''Settimana di sangue'' era stata vista « Élisabeth Dmitrev [''sic''] dietro le barricate, incoraggiando i federati alla resistenza, distribuendo munizioni e sparando alla testa di una cinquantina di megere. Si tiene per certo che abbia contribuito con parole e atti agli incendi che hanno desolato Parigi ». E si chiedeva che fine avesse fatto « quella forsennata ».<ref>S. Braibant, cit., p. 160.</ref>
 
[[File:Elisabeth Dmitrieff 2.jpg|thumb|left|upright=0.78|Élisabeth Dmitrieff]]
Le ricerche di Élisabeth e dei comunardi che erano riusciti a sfuggire alla repressione versagliese iniziarono subito. Alla fine di maggio, un rapporto di polizia dava questa descrizione della Dmitrieff:<ref>« Dmitrieff Élisabeth », in ''Dictionnaire biographique du mouvement ouvrier français'', 1971.</ref>