Elio Augusto Di Carlo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 235:
Dalle scienze naturali alla storia locale. Amatrice, Retrosi, Cantalupo e tutta la Sabina<ref>[http://www.casperia.com/arte/chiese.htm Sito web] dove sono raccolte informazioni sulle chiese e luoghi sacri nel territorio del paese di [[Casperia]].</ref> sono i principali terreni di studio.
 
L'interesse per questa disciplina gli venne trasmesso dallo zio paterno Don Augusto Di Carlo<ref name="retrosi"/><ref>Il merito di aver scoperto il vero autore di almeno gran parte dei dipinti presenti nella chiesa campestre della ''Icona Passatora'' di Retrosi (Amatrice) spetta al curato Don Augusto Di Carlo (che fu parroco della stessa dal 1900 al 1953), il quale per ripulire l'arco del presbiterio affumicato e annerito da un grosso cero che da decenni ardeva proprio in corrispondenza dell'arco stesso, scoprì l'epigrafe, posta al lato sinistro dell'adorazione dei Magi, che dice: "HOC DIONISIUS FRANCISCI CAPPELLIS DE AMATRICE ME PITIT 1508". Precedentemente gli affreschi erano stati erroneamente attribuiti a [[Nicola Filotesio]], detto Cola dell'Amatrice. La documentazione completa di questa scoperta è riportata a pagina 208 del libro ''Alle pendici della Laga'' di E.A. Di Carlo e ''Monografia storica del Santuario di Maria SS. delle Grazie detta "Icona Passatora" in Ferrazza (Amatrice)'' di Di Carlo don Augusto, 1908.</ref><ref>''Amatrice tesori d'arte'', Don Luigi Aquilini. Opera consultabile integralmente [http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=95&ved=0CDcQFjAEOFo&url=http%3A%2F%2Fwww.lagagransasso.it%2Fproject%2Flaga%2Ftesori_d_arte%2Famatrice_tesori_d_arte.pdf online].</ref><ref>''Monografia del Santuario'', di Don Augusto Di Carlo, 1908, Tipografia Ascolana (AP).</ref><ref>''Monografia dell'Icona Passatora'', di Don Augusto Di Carlo.</ref>, curato di Retrosi<ref>Retrosi diede i natali a diversi sacerdoti, due di questi vissero quasi nello stesso periodo, si tratta da Don Augusto Di Carlo e Monsignor Antonio D'Antoni.</ref> e appassionato storico.
 
Tra il 1989 e il 1998, completa la pubblicazione della [[trilogia]] de "''I Castelli''": collana di libri costituita da ''Il Castello di Cantalupo in Sabina'', edito nel 1989; ''I Castelli di Forano e di Gavignano'', del 1995 e per finire ''I Castelli della Sabina'' del 1998.
 
Nel 1992, pubblica ''Alle pendici della Laga''<ref name="riedizioneAmatrice">[https://www.ilmessaggero.it/rieti/rieti_libro_amatrice_monti_laga_montagna-6158942.html ''Ad Amatrice la presentazione della riedizione del libro “Alle pendici della Laga” di Elio Augusto Di Carlo''] di Samuele Annibaldi, Il Messaggero, 27 agosto 2021. La riedizione del libro viene pubblicata nel 2020 e presentata il 28/08/2021, nel Centro Congressi, Amatrice. Prefazione della riedizione di [[Bruno Vespa]].</br></br>
:"''... e' importante recuperare la memoria delle grandezze del passato. In questo senso, la ristampa - 25 anni dopo la prima edizione - del libro di Elio Augusto Di Carlo ci aiuta ad essere orgogliosi di quello che siamo stati nell'attesa di esserlo di quello che saremo ancora.''" Bruno Vespa </br> </ref><ref name="riedizioneAmatrice2"> [https://corrieredirieti.corr.it/news/rieti/28465665/amatrice-presentazione-libro-elio-augusto-di-carlo-28-agosto-prefazione-bruno-vespa.html ''Amatrice, presentazione della ristampa di "Alle pendici della Laga" di Elio Augusto Di Carlo. Prefazione di Bruno Vespa''] di Paolo Giomi, Corriere di Rieti, 28 agosto 2021.</ref> rivolto alle terre che gli furono natie.
 
{{citazione|Dall'uomo ''qui cecidit ex arbore cerasae'' o perito sotto la caduta di un masso nel fosso di S.Martino; dal pastore di Retrosi in transumanza verso l'[[Agro romano]], ucciso da un colpo di archibugio nelle [[gole del Velino]] presso [[Antrodoco]], al prete di ritorno dalla Cona a Capricchia, assalito dai briganti ai piedi del Castellone; dalla vedova inconsolabile ''quae decipit post mortem viri sui'', alla nubile ''quae peperit a quodam deflorata''.<br />