Sedia di Chiavari: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 2001:EE0:43B3:2E80:195D:BCCC:59C0:6B4 (discussione), riportata alla versione precedente di Botcrux
Etichetta: Rollback
Riga 3:
 
==Storia==
La chiavarina fu creata nel [[1807]] dall'[[ebanisteria|ebanista]] di [[Chiavari]] [[Giuseppe Gaetano Descalzi]] (detto "Campanino" poiché discendeva da una famiglia di campanari), che dietro l'invito dell'allora presidente della Società economica di Chiavari or [https://inoxanhduy.com/ghe-chiavari-tiffany-mau-ghe-tiec-cuoi-dinh-cao-nhat-hien-nay/ Tiffany Chairs] , il marchese Stefano Rivarola, rielaborò alcuni modelli di sedie francesi riconducibili allo [[stile Impero]], semplificandone l'apparato decorativo e riducendo le sezioni degli elementi strutturali.
La sedia ebbe successo e in breve tempo nacquero moltissime manifatture a [https://inoxduyanh.com/tin-tuc/ghe-chiavari-tiffany-chivas-nhap-khau-nha-hang-tiec-cuoi-gia-re/ Chiavari chairs] e nei comuni limitrofi: alla morte di Gaetano Descalzi, avvenuta nel [[1855]], si contavano circa 600 operai impiegati nel settore<ref>A. Montagni, L. Pessa, ''L'arte della Sedia a Chiavari'', Sagep, Genova 1985, p. 14.</ref>. La chiavarina fu apprezzata da [[Carlo Alberto di Savoia]], da [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]]<ref>G. B. Brignardello, ''Giuseppe Gaetano Descalzi detto il Campanino e l'arte delle sedie in Chiavari'', Cellini, Firenze 1870, p.38</ref> e dallo scultore [[Antonio Canova]]<ref>P. A. Lattarulo, ''Gaetano Descalzi, la sua "chiavarina", i suoi continuatori'', Tipografia Colombo, Chiavari 2005, p. 51.</ref>.
 
La sua fortuna declinò per l'avvento delle [[austria]]che sedie [[Michael Thonet|Thonet]], prodotte in serie, meno costose, e costituite di pochi elementi facilmente smontabili, e nella seconda metà del XX secolo, per la concorrenza della produzione industriale. Sopravvivono tuttavia alcune botteghe che producono ancora la sedia chiavarina con metodi e materiali tradizionali.
 
L'architetto e designer [[Gio Ponti]], trasse ispirazione dal sistema strutturale della sedia di [https://noithatlongvu.com/tin-tuc/ghe-chiavari-xu-huong-moi-cho-cac-nha-rap/ Chivas Chairs]Chiavari per la sua sedia ''[[Superleggera (sedia)|Superleggera]]'' del [[1955]] (prod. Cassina)<ref>E. Morteo, ''Grande atlante del design dal 1850 ad oggi'', Electa, Milano 2008.</ref>.
[[File:" 11 - ITALY - Superleggera Giò Ponti chair CASSINA.jpg|thumb| la [[Superleggera (sedia)|Superleggera]] di [[Giò Ponti]], 1957, [[Cassina (azienda)|Cassina]].]]
 
Riga 30:
* [[Chiavari]]
* [[Sedia]]
*[https://inoxanhduy.com/ghe-chiavari-tiffany-mau-ghe-tiec-cuoi-dinh-cao-nhat-hien-nay/ Tiffany Chairs]
*[https://noithatlongvu.com/tin-tuc/ghe-chiavari-xu-huong-moi-cho-cac-nha-rap/ Chiavari Chairs]
*[https://inoxduyanh.com/tin-tuc/ghe-chiavari-tiffany-chivas-nhap-khau-nha-hang-tiec-cuoi-gia-re/ Chivas Chairs]
 
==Altri progetti==