Gazebo: differenze tra le versioni
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Attualmente l'utilizzo di materiali resistenti come l'alluminio e il tessuto PVC rende il prodotto, chiamato gazebo in senso lato, più simile ad una [[tensostruttura]] in grado di coprire aree piuttosto estese garantendo alte resistenze al [[carico neve]] e all'azione del vento. Queste strutture sono pertanto utilizzate sia per l'allestimento di eventi temporanei come fiere, manifestazioni e [[sport|gare sportive]], sia per installazioni durature come la copertura di [[terrazza|terrazzi]], [[veranda|verande]], aree esterne dedicate alla ristorazione, ''showroom''.
Quando la struttura non ha un tetto, ma una copertura costituita da un'armatura formante una cupola, non si tratta di un gazebo, ma di un [[bersò]], che è realizzato per essere coperto da rampicanti, come il [[glicine]], il [[gelsomino]] o le [[Rosa (botanica)|rose sarmentose]]. Il bersò è in genere circolare, in ferro o legno, e funzione prevalente di riparo dal sole. Si differenzia da una pergola perché non copre un percorso, ma un punto di sosta<ref>Vocabolario Treccani, voci [https://www.treccani.it/vocabolario/berceau/ Berceau], [https://www.treccani.it/vocabolario/pergola1 Pergola1] e [https://www.treccani.it/vocabolario/pergolato3 Pergolato3].</ref>.
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