Scheda telefonica: differenze tra le versioni

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Anche al di fuori dell'Italia, le varie compagnie telefoniche, cominciarono ad emettere schede prepagate da utilizzarsi nelle postazioni pubbliche, riuscendo molto prima che in Italia, a sostituire definitivamente l'uso di monete. Paradossalmente, la tecnologia italiana (banda magnetica e talloncino di controllo) venne adottata poco frequentemente (principalmente in paesi in cui fu la stessa Urmet a esportare tale metodologia, quali [[Polonia]] e [[Venezuela]], ed altri che svilupparono una loro versione a partire da tale brevetto, ad esempio il [[Giappone]]). Di contro, si vide l'affermazione di 3 tecnologie principali:
 
*Tecnologia a banda magnetica "spessa": Le schede avevano si una banda magnetica, ma l'assenza del talloncino di controllo (unitamente alla tipologia di banda) rendeva necessario produrre schede più spesse (talvolta oltre il millimetro). La scheda era posta in vendita all'interno di uno strato di plastica protettiva, a garanzia della "verginità".
 
*Tecnologia a chip: ogni scheda presentava un microchip che veniva letto dall'apparecchio, e che conteneva l'informazione del credito residuo e della scadenza. Anche in questo caso le schede erano più spesse e vendute in uno strato di plastica.