Valle del Panjshir: differenze tra le versioni

Grazie alla sua inaccessibilità,<ref name=historical/> la valle è stata a lungo un centro di resistenza ai governi centrali afghani e alle potenze straniere che miravano a imporre la propria politica in questa regione. Nel 1975 il Panjshir fu teatro di un tentativo insurrezionale di alcuni attivisti islamici guidati dallo studente [[Aḥmad Shāh Masʿūd|Ahmad Shah Mas'ud]] contro il governo di [[Mohammed Daud Khan]], ma ancor prima dell'arrivo delle truppe governative incaricate di reprimere la rivolta, l'ostilità della popolazione locale mise in fuga i ribelli.<ref>{{Cita libro|cognome=Rubin|nome=Barnett R.|titolo=The Fragmentation of Afghanistan: State Formation and Collapse in the International System, Second Edition |anno=2002 |url= https://archive.org/details/fragmentationofa0002rubi |editore=Yale University Press|città=New Haven|data=2002|isbn=0-300-09519-8v |lingua= en }}</ref><ref>{{Cita news|titolo= A brotherly vendetta |url= http://edition.cnn.com/ASIANOW/asiaweek/current.bak/issue/is1.html |editore=[[CNN]] |data= 30 novembre 2000 |accesso= 25 agosto 2021 |lingua= en }}</ref> Mas'ud avrebbe avuto maggior successo quando usò la vallata come base dei suoi [[mujaheddin]] nel periodo 1979–1989 durante l'[[invasione sovietica dell'Afghanistan]]. Fu uno dei principali centri di resistenza contro il governo di [[Mohammad Najibullah]] e le [[Armata Rossa|forze militari sovietiche]]. Fu in questo periodo che Mas'ud si guadagnò il soprannome di ''Leone del Panjshir''.<ref name="RFE">{{Cita news|titolo=Profile: Afghanistan's 'Lion of Panjshir'|url=http://www.rferl.org/featuresarticle/2006/09/bc868dd6-f1e9-413b-a013-2a2f590eedc5.html|editore=[[Radio Free Europe]]|data=5 settembre 2006|accesso=22 novembre 2006 |lingua= en }}</ref> La sua tattica consisteva nel lasciar inoltrare nella valle le forze nemiche e infliggere loro pesanti perdite aprendo il fuoco dalle postazioni sulle montagne.<ref name=aljazeera/> Il Panjshir fu l'unica parte dell'Afghanistan che seppe resistere all'aggressione e al controllo degli invasori, nonostante lerespingendo nove [[Offensive del Panjshir|offensive sovietiche nella valle]].<ref name="WashingtonPost"/> {{senza fonte|Alcune fonti stimano che circa il 60% di tutte le perdite sovietiche nella guerra in Afghanistan siano state subite nella Vallata del Panjshir.}}