Guerra dei tre Enrichi (977-978): differenze tra le versioni

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== La guerra dei Tre Enrichi ==
L'anno successivo il conflitto si intensificò: mentre la truppe dell'imperatore invasero il [[ducato di Boemia]] e impose la sottomissione del duca Boleslao II, una nuova cospirazione sorse in Baviera. I cospiratori (il vescovo Enrico I di Augusta, Enrico il Litigioso, deposto di recente, e il duca di Carinzia Enrico il Giovane) ebbero persino il sostegno della Chiesa. L'imperatore Ottone poteva contare sull'appoggio del nipote Ottone I, allora duca di Svevia e di Baviera, e attaccò [[Passavia|Passau]], dove si erano radunati i ribelli. Finalmente a settembre la città si arrese per merito delle suasue tattiche d'assedio, che includevano un ponte di barche. Alla corte di [[Pasqua]] del 978, a [[Magdeburgo]], i tre ribelli furono puniti.
 
Furono banditi entrambi i duchi: Enrico il Litigioso fu incarcerato sotto la custodia del vescovo [[Folcmaro di Utrecht]]; Enrico di Carinzia perse il suo ducato a favore del conte [[Dinastia salica|salico]] [[Ottone I di Carinzia|Ottone di Worms]], figlio di [[Corrado il Rosso|Corrado Rosso]], ex duca di [[Lotaringia]]; venne, inoltre, recluso, anche se gli studiosi non sanno dove.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=[[Tietmaro di Merseburgo]]|curatore=Piero Bugiani|traduttore=Piero Bugiani|titolo=Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni|collana=Bifröst|anno=2020|editore=Vocifuoriscena|città=Viterbo|p=202, nota 40|ISBN=978-88-99959-29-6}}</ref> Il vescovo Enrico fu imprigionato nell'[[abbazia di Werden]] retta dall'abate [[Liudolfo di Werden]]<ref name=":0" /> ma rilasciato a luglio. Folcmaro ebbe la custodia, oltre che di Enrico il Litigioso, del conte [[Ecberto il Guercio]].<ref name=":0" /> Gisella di Baviera venne mandata in esilio a [[Merseburg]]o.<ref name=":0" />