Maria Bertilla Boscardin: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Fix template bio
AttoBot (discussione | contributi)
m WPCleaner v2.04 - Fixed using WP:CW (Titolo di sezione in grassetto - ISBN con sintassi errata - Errori comuni)
Riga 36:
Anna Francesca Boscardin nacque a [[Brendola]], in [[Veneto]], da una famiglia di contadini. Nella sua famiglia e nella sua città era chiamata Annette. Da bambina frequentò saltuariamente la scuola poiché doveva aiutare in casa e nei campi. Durante il periodo scolastico lavorò come domestica in una casa vicina. Non mostrava particolari doti, molti la reputavano non particolarmente intelligente ed era spesso bersaglio di scherzi offensivi. Tra gli appellativi più sgradevoli vi era "oca", attribuitogli da un sacerdote locale per la sua lentezza. Le fu concesso di accostarsi per la prima volta all’Eucaristia all'età di otto anni e mezzo, quando, di norma, l'età minima consentita per ricevere il sacramento fosse undici anni. A dodici anni venne accolta nell'associazione parrocchiale "Figli di Maria"<ref>{{Cita web|url=https://www.amicipl.it/pdf/santi/bertilla_ing.pdf|titolo=Sicari, Antonio, Ritratti Di Santi|urlmorto=si}}</ref> ed il parroco le regalò un catechismo: lo ritrovarono nella tasca del suo abito quando morì.
 
=== '''Vicenza''' ===
Dopo essere stata respinta per l'ammissione ad un ordine religioso a causa della sua lentezza, fu accettata dalle [[Suore maestre di Santa Dorotea, figlie dei Sacri Cuori|Suore Maestre di Santa Dorotea, Figlie del Sacro Cuore]] a [[Vicenza]] nel 1904, assumendo il nome di "Maria Bertilla". Lei stessa interiorizzò alcune delle sue precedenti critiche, dicendo alla novizia-maestra dell'ordine: <ref>{{Cita web|url=https://www.saintpatrickdc.org/ss/1020.shtml|titolo=St. Patrick Catholic Church: Saint of the Day, October 20|urlmorto=si}}</ref>
{{Citazione|Non posso fare nulla. Sono una povera cosa, un'oca. Insegnami. Voglio essere una santa.}}
Lavorò lì come sguattera e lavandaia per tre anni.
 
=== '''Treviso''' ===
Fu poi mandata a [[Treviso]] per studiare infermieristica presso l'ospedale comunale, che era sotto la direzione del suo ordine. Durante il suo periodo di formazione, venne assegnata a lavorare in cucina. Tuttavia, dopo aver completato la sua formazione, fu promossa a lavorare per le vittime della difterite nel reparto pediatrico dell'ospedale. Durante le incursioni aeree di Treviso seguite alla disastrosa [[battaglia di Caporetto]], l'ospedale cadde sotto il controllo dei militari. Suor Bertilla era nota per la sua instancabile cura dei suoi pazienti, in particolare di quelli che erano troppo malati per essere portati in salvo. Questa dedizione al dovere attirò l'attenzione delle autorità di un ospedale militare locale. La sua superiora, però, non apprezzava il lavoro di suor Bertilla e la riassegnò al lavoro di lavanderia, incarico che svolse per quattro mesi fino a quando non fu messa a capo del reparto di isolamento dei bambini dell'ospedale da un’altraun'altra superiora. Poco dopo, la salute già precaria di suor Bertilla peggiorò. Un tumore doloroso, che aveva avuto per diversi anni e che era già stato operato quando aveva 22 anni, era progredito al punto da richiedere un'altra operazione, alla quale non sopravvisse. Morì nel 1922 a Treviso<ref>{{Cita web|url=https://www.franciscanmedia.org/Features/SaintOfDay/default.asp?id=1884|titolo=Foley OFM, Leonard, "St. Maria Bertilla Boscardin", Saint of the Day:Lives, Lessons, and Feast|urlmorto=si}}</ref>.
 
Le sue spoglie mortali sono custodite a [[Vicenza]] in un piccolo santuario presso la Casa madre della Suore Dorotee.
Riga 52:
{{Citazione|A Suor Bertilla Boscardin, anima eletta di eroica bontà, che per diversi anni ha alleviato come un angelo le umane sofferenze in questo ospedale.}}
 
La gente cominciò a recarsi alla sua tomba. Le sue spoglie furono traslate a Vicenza, dove sono tutt'oratuttora custodite, in occasione dell'introduzione del processo di beatificazione.
 
Il processo di canonizzazione iniziò nel 1925. Maria Bertilla fu beatificata l'8 giugno 1952, da [[papa Pio XII]], alla presenza di molti fedeli, di alcuni membri della sua famiglia e di alcuni pazienti da lei assistiti. [[Papa Giovanni XXIII]] la canonizzò l'11 maggio 1961. La sua festa si celebra il 20 ottobre.
Riga 73:
== Bibliografia ==
* AA.VV., ''La Serva di Dio suor Bertilla Boscardin - Profumi di Paradiso'', Isola del Liri, Soc. Tip. A. Macioce & Pisani, 1928[https://web.archive.org/web/20141124132616/http://www.centrostudicampostrini.it/biblioteca-scheda.php?id_libro=30021]
* Attwater, Donald and Catherine Rachel John. ''The Penguin Dictionary of Saints''. 3rd edition. New York: Penguin Books, 1993. <nowiki>ISBN 0-14-051312-4</nowiki>.
* D'Angelo, A. (2000). «Rafael». En Leonardi, C.; Riccardi, A.; Zarri, G., eds. ''Diccionario de los Santos, volumen II''. España: San Pablo. pp. 1950-1951. <small><nowiki>ISBN 84-285-2259-6</nowiki></small>.
* Chiades, Antonio (2010). ''Santa Maria Bertilla. Lasciamo fare al Signore''. Cascine Vica TO: Elledici. <small><nowiki>ISBN 978-88-01-04687-8</nowiki></small>.
 
== Filmografia ==