Ottaviano Fregoso: differenze tra le versioni

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Appartenente alla famiglia genovese dei [[Fregoso]], era figlio di [[Agostino Fregoso]] e [[Gentile da Montefeltro]], figlia naturale del [[Ducato di Urbino|duca di Urbino]] [[Federico da Montefeltro]].
 
Era nato a [[Genova]] ma, come il fratello [[Federigo Fregoso|Federigo]], futuro [[cardinale]], trascorse gran parte della sua giovinezza presso la corte di [[Urbino]], dove ricevette una formazione classica e frequentò [[Umanesimo|umanisti]] come [[Pietro Bembo]] e [[Baldassarre Castiglione]].
 
Dal 1497 intraprese anche attività militari, tentando di scacciare gli [[Sforza]] da Genova, con l'aiuto del re di Francia [[Carlo VIII di Francia|Carlo VIII]].
 
Nei primi anni del XVI secolo difese il [[Ducato di Urbino]] contro [[Cesare Borgia]], detto il Valentino, figlio del [[papa Alessandro VI]]; durante questa guerra [[Guidobaldo da Montefeltro]], zio di Ottaviano, si vide costretto a distruggere alcuni fortilizi per non cederli al nemico.
 
Nel [[1506]] Ottaviano ottenne dallo zio la signoria di [[Sant'Agata Feltria]], della quale sarebbe stato poi formalmente investito da [[papa Leone X]] nel 1513.<ref>La signoria dei Fregoso su [[Sant'Agata Feltria]] si protrasse fino al [[1660]], quando il paese tornò allo [[Stato Pontificio]], ed ha lasciato notevoli testimonianze come il secentesco Palazzo Fregoso, detto "della Ragione", oggi sede del municipio, e la Rocca. I Fregoso ricostruirono Sant'Agata, dopo che nel [[1561]] una frana aveva distrutto gran parte del paese. Fu in questa fase di ricostruzione che, all'inizio del [[XVII secolo|Seicento]], furono edificati il Palazzo della Ragione e altri palazzi nobiliari e chiese, abbelliti da illustri pittori come [[Pietro da Cortona]], [[Guido Reni]] e il [[Guercino]].</ref>
 
Sempre nel 1506 fu inviato a [[Bologna]] per recuperare allo stato pontificio la città, caduta in potere di [[Giovanni II Bentivoglio|Giovanni Bentivoglio]].
 
Tornato a Genova, tentò con il cugino [[Giano Fregoso (1455-1525)|Giano Fregoso]] di cacciare i francesi dalla città. In quegli anni a Genova avvennero aspri scontri per il predominio cittadino tra i Fregoso, di parte [[Guelfi e ghibellini|guelfa]] e gli [[Adorno (famiglia)|Adorno]], [[Guelfi e ghibellini|ghibellini]]. Questi scontri culminarono nel 1510, con la vittoria degli [[Adorno (famiglia)|Adorno]]: i Fregoso furono costretti all'esilio e Ottaviano si rifugiò nuovamente a Urbino.
 
Tre anni più tardi, sconfitti nuovamente gli Adorno, i Fregoso tornarono a Genova, dove Ottaviano nel giugno 1513 divenne [[Doge (Repubblica di Genova)|doge]]. Durante il suo governo promosse importanti lavori pubblici, come l'ammodernamento del [[porto di Genova]] e la costruzione del [[campanile]] della [[Cattedrale di San Lorenzo (Genova)|cattedrale di San Lorenzo]].
 
Per quei tempi fu un governante estremamente magnanimo verso i nemici politici, sia interni alla famiglia, come il cugino Giano, già suo alleato contro i francesi, che aveva tramato per diventare doge al suo posto, sia i membri delle famiglie tradizionalmente avverse, come gli Adorno e i [[Fieschi]].
 
ANel partiresettembre daldel 1515, il doge Ottaviano Fregoso fu costretto all'abdicazione (7 settembre) e a riconoscere il re di Francia, [[Francesco I di Francia|Francesco I]], come signore di Genova; Ottavianoil 20 novembre dello stesso anno restò in carica come governatore per i francesi.
 
Nel 1520 ottenne dal [[papa Leone X]] il titolo di [[Conte]].
 
Nel 1522 le truppe spagnole dell'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] occuparono e saccheggiarono Genova; Ottaviano Fregoso fu imprigionato e incarcerato prima a [[Napoli]], poi ad [[Aversa]] e infine nella rocca d'[[Ischia (Italia)|Ischia]], dove morì nel 1524, secondo alcuni autori avvelenato.
 
Dopo la sua morte il feudo di Sant'Agata Feltria fu governato prima dal fratello, il cardinale [[Federigo Fregoso|Federigo]] e poi dal figlio [[Aurelio Fregoso|Aurelio]] (?-1581).<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/aurelio-fregoso_(Dizionario-Biografico)/ Treccani.it Fregoso Aurelio.]</ref>