Leonardo Della Torre: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
incipit |
|||
Riga 36:
Nativo del capoluogo ligure nel 1570, ebbe il suo primo incarico istituzionale nel magistrato di Terraferma, organo di stato preposto al controllo dei giudizi e dei tribunali della [[Repubblica di Genova]] nelle controversie e cause contro lo stato genovese. Per le sue qualità di diplomatico, assieme ad altri esponenti nobiliari genovesi, fu incaricato dell'accoglienza a Genova del cardinale [[Francesco Sforza (cardinale)|Francesco Sforza]] - quest'ultimo in viaggio dalle [[Fiandre]] - o ancora del sovrano "cattolico" del [[Giappone]] (un evento a dir poco straordinario e inedito per Genova) di passaggio nella capitale ligure verso [[Roma]].
Nel corso del 1618 venne eletto nell'organo statale dei sindacatori supremi - ufficio che aveva il compito di controllare, vigilare e valutare l'operato dogale e dei suoi collaboratori - e per due bienni consecutivi alla carica di senatore della Repubblica; nello stesso periodo rifiutò l'ennesima ambasceria presso la corte papale di [[Papa Urbano VIII|Urbano VIII]].
=== Il dogato ===
Il 30 giugno del 1631 la sua persona, che fu ancora sindacatore supremo e senatore, venne scelta dal Gran Consiglio per guidare la massima carica dello stato: la cinquantacinquesima in successione biennale e la centesima nella storia repubblicana.
Il suo dogato fu ricordato nelle cronache genovesi principalmente per la trattativa di pace che avviò con il [[Ducato di Savoia]], ed in particolare con il duca [[Vittorio Amedeo I di Savoia]], anche grazie all'interessamento della [[
Terminò il mandato biennale il 30 giugno 1633, ma fino alla morte, sopraggiunta nel 1651, continuò a servire lo stato in incarichi ufficiali. Deceduto a Genova il 16 agosto, il suo corpo dovrebbe aver avuto sepoltura all'interno della (non più esistente) [[Chiesa di San Domenico (Genova)|chiesa di San Domenico]].
|