Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Milano): differenze tra le versioni

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La congregazione di Domenicani, stabilitisi presso l'odierna [[chiesa di San Vittore al Corpo]], ricevette in dono nel 1460 un appezzamento di terreno dal conte [[Gaspare da Vimercate|Gaspare Vimercati]], condottiero al servizio degli [[Sforza]]. Su questo terreno si trovavano una piccola [[cappella]] dedicata a [[Madonna delle Grazie|Santa Maria delle Grazie]], e un edificio a corte a uso delle truppe del Vimercati. Il 10 settembre 1463 viene posata la prima pietra del complesso conventuale. La costruzione prese avvio da quello che è oggi il Chiostro dei Morti, adiacente alla primitiva cappella della [[Madonna delle Grazie|Vergine delle Grazie]], che oggi corrisponde all'ultima cappella della navata sinistra della chiesa.
A dirigere i lavori fu chiamato [[Guiniforte Solari]], architetto egemone in quegli anni a Milano, già ingegnere capo della fabbrica del [[Duomo di Milano|Duomo]], dell'[[Ca' Granda|Ospedale maggiore]] e della [[Certosa di Pavia]]. Grazie al mecenatismo del Vimercati, il [[convento]] fu completato nel [[1469]], come racconta il domenicano Padre Gattico, il cui racconto è prezioso per ricostruire le fasi edificatorie del complesso<ref>P. Girolamo Gattico, O.P., ''Descrizione succinta e vera delle cose spettanti alla Chiesa e al convento di Santa Maria delle Grazie e di Santa Maria della Rosa e suo luogo e altre loro cose in Milano dell'[[Ordine dei frati predicatori|ordine dei predicatori]]'', (sec. XVIII), Archivio di Stato di Milano, Fondo di Religione, Conventi, Milano.</ref>.
[[File:Alinari - S. Maria delle Grazie, Milano 1880s.JPG|thumb|[[Fratelli Alinari]]: La chiesa circa nel 1880, prima dei restauri. In facciata sono ancora presenti i portali barocchi]]
 
=== Il convento ===
Il convento solariano si articolava attorno a tre chiostri. Il Chiostro, originario alloggio delle truppe del Vimercati inglobato nella costruzione, il Chiostro Grande, su cui affacciavano le celle dei frati, e il Chiostro dei Morti attiguo alla chiesa. Di questo chiostro oggi è possibile vedere la ricostruzione post-bellica, in quanto interamente distrutto dai bombardamenti del 1943. È costituito, a nord, dal fianco nord della chiesa, mentre sugli altri tre lati corre un portico di colonne in serizzo con capitelli gotici a foglie lisce. Sul portico si affacciano, a est, l'antica Cappella delle Grazie, le sale del Capitolo e del Locutorio e a nord la biblioteca, edificata da Solari sul modello della già celebre Biblioteca del [[Museo San Marco di Firenze|convento domenicano di San Marco]] a Firenze, progettato da [[Michelozzo]] vent'anni prima<ref>Maria Teresa Fiorio, Le chiese di Milano, p.89, Electa, 2006, ISBN 9788837037635.</ref>. Il lato sud è invece interamente occupato dal refettorio, contenente il celeberrimo [[Cenacolo Vinciano]].