Corano: differenze tra le versioni

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Per quanto riguarda la [[lingua italiana]], il Corano fu per la prima volta proposto in italiano nel [[1547]] a Venezia dal fiorentino [[Andrea Arrivabene]],<ref>Su cui si veda Tommasino, P.M. ''The Venetian Qurʾan. A Renaissance Companion to Islam''. Transl. by Sylvia Notini, Philadelphia, University of Pennsylvania Press, 2018, xix + 297 p.</ref> anche se l'opera fu preceduta da quella allestita da un certo Marco, canonico della Cattedrale di [[Toledo]], che la curò tra il 1210 e il 1213. Di essa rimane un lacerto, scoperto, studiato ed edito da Luciano Formisano, dell'Università di Bologna<ref>''Iddio ci dia buon viaggio e guadagno'', Firenze, Ed. Polistampa, 2006.</ref>, che l'ha rinvenuto all'interno del fiorentino codice [[Biblioteca Riccardiana|Riccardiano]] 1910: autografo di [[Pietro Vaglienti]] figlio di Giovanni (Firenze, 1438- ''post'' 15-7-1514).
 
Al [[XX secolo]] vanno invece riferite le versioni di studiosi di vaglia quali [[Luigi Bonelli (orientalista)|Luigi Bonelli]], [[Martino Mario Moreno]], [[Alessandro Bausani]] e, da ultimo, Ida Zilio Grandi, che si è avvalsa della competenza di [[Alberto Ventura]] (un allievo di Bausani) e di [[Mohammad Ali Amir-Moezzi]]. La traduzione di Bausani, considerato tra i massimi islamisti italiani, è tuttora quella più diffusa tra gli studiosi non musulmani, malgrado la prima edizione risalga al 1955, oltre mezzo secolo prima cioè di quella, senz'altro molto soddisfacente, curata da Alberto Ventura nel 2010. Se ne contano numerose altre, di diversa qualità scientifica, spesso tradotte da musulmani che sono stati mossi all'impresa dalla loro convinzione che le traduzioni scientifiche anzidette fossero comunque tendenzialmente fuorvianti, proprio perché curate da [[orientalistica|orientalisti]] non musulmani, senza peraltro poter sfuggire anch'essi alle critiche di fondo di chi sostiene l'inevitabilità dell'adagio "[[traduttore traditore]]".
 
In particolare la traduzione di [[Hamza Roberto Piccardo]], editore italiano convertito all'Islam, è di gran lunga la più diffusa nelle [[moschea|moschee]] e nei [[centro islamico|centri islamici]] italiani, essendo promossa e revisionata dall'[[Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia|UCOII]].