Barlaam di Seminara: differenze tra le versioni

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Barlaam studiò e fu ordinato sacerdote nel Monastero greco ortodosso di S. Elia de Capasino (attuale Cubasina) in [[Galatro]], [[Calabria]], per poi lasciare la regione alla volta di Bisanzio (approssimativamente nel [[1326]] o [[1327]]), dove completò la sua istruzione.
 
Pare che il suo successo come filosofo (un suo trattato sull'etica stoica è preservato) fu ragione di gelosia da parte dell'umanista bizantino [[Niceforo GregorioGregora]]. Nel 1333, nell'ambito delle trattative per la riunificazione tra le due Chiese di Oriente e di Occidente, a Barlaam venne affidata la difesa delle ragioni greche; in tale occasione sviluppò le sue critiche verso l'[[esicasmo]] e a sottolineare la differenza di valore tra la teologia [[scolastica (filosofia)|scolastica]] e la contemplazione mistica.
 
Barlaam fu protagonista di una violenta polemica contro i metodi ascetici e mistici di alcuni monaci dell'[[Repubblica del Monte Athos|Athos]] e del loro sostenitore [[Gregorio Palamas]]. Il dibattito divenne sempre più acceso fino a culminare in un concilio generale nel [[1341]] alla fine del quale Barlaam venne costretto a sospendere ogni futuro attacco verso l'esicasmo.