Antonio Taramelli (archeologo): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
m Bot: punto fermo alla fine delle note che contengono solo T:Cita e modifiche minori |
||
Riga 53:
Di famiglia borghese di tradizioni risorgimentali, figlio del geologo [[Torquato Taramelli]], è noto soprattutto per le sue ricerche in [[Sardegna]].
Dopo la laurea in lettere conseguita all'[[Università di Pavia]], nel 1891 ottenne una borsa triennale alla Scuola nazionale di archeologia di Roma, dove fu allievo di [[Luigi Pigorini]] e di [[Federico Halbherr]], diplomandosi nel 1894.<ref>{{cita|DBI}}.</ref> Ben presto intraprese la sua carriera nell'ambito della ricerca archeologica e della tutela e conservazione dei beni culturali. Si interessò agli scavi punici di [[Sant'Avendrace (Cagliari)|Sant'Avendrace]] ([[Cagliari]]), [[Sulki]], [[Cornus (Sardegna)|Cornus]] e [[Bithia (sito archeologico)|Bithia]], di notevole importanza furono gli scavi presso il [[Santuario nuragico di Abini]] ed il
Fra gli incarichi da lui ricevuti vi furono la direzione del [[Museo archeologico nazionale di Cagliari]] e la direzione degli scavi archeologici nel territorio del capoluogo sardo. Il suo ambito di competenza arrivò a comprendere l'intera regione quando divenne "Sovrintendente di I classe agli scavi e musei archeologici della Sardegna".<br />
|