Orazio Giovan Battista Ravaschieri: differenze tra le versioni

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Primo [[principe di Belmonte]], nacque sul finire del [[XVI secolo|cinquecento]] in una località imprecisata ed era il terzo figlio di Giovan Battista Ravaschieri, barone di Belmonte e [[Badolato]] e di Maria Fieschi Ravaschieri appartenenti a rami diversi della stessa casata. La madre era l'erede del feudo di [[Girifalco]] avuto dallo zio Pietro Francesco Ravaschieri, tesoriere (maestro di zecca) della [[Calabria Ulteriore]] dal [[1575]] al [[1609]]. Ebbe cinque fratelli e una sorella: Germano barone di Badolato, Alfonso, Domenico, Giovanni Ambrosio, Francesco Maria e Virginia I duchessa di Girifalco.<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.pignatelli.org/genealogia/Albero_Genealogico_Ravaschieri_Pinelli_Pignatelli_Principi_di_Belmonte.pdf|titolo=Albero genealogico dei Ravaschieri, Pinelli, Pignatelli Principi di Belmonte}}</ref>
 
[[Patrizio (titolo)|Patrizio]] genovese discendente dai [[Fieschi]], conti palatini di [[Lavagna (Italia)|Lavagna]], fu nominato [[Siniscalco|Gran Siniscalco]] di [[Napoli]] e il 3 marzo [[1619]] fu elevato al titolo di [[Principe di Belmonte]] a [[Madrid]] da [[Filippo III di Spagna]]. Orazio discendeva da una stirpe di banchieri imperiali e reali infatti, il bisnonno paterno Giovan Battista Ravaschieri era un banchiere sotto [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] e suo nonno materno, Torino Ravaschieri, tesoriere della [[Calabria Ulteriore]] dal [[1564]] al [[1575]] sotto [[Filippo II di Spagna]].<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/orazio-giambattista-ravaschieri_(Dizionario-Biografico)|titolo=RAVASCHIERI, Orazio Giambattista in "Dizionario Biografico"|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2020-11-27}}</ref>
 
Nel [[1621]] sposò Anna Maria Caracciolo con la quale ebbe quattro figli: Daniele Domenico ([[1622]]-[[1685]]), Maria Teresina, Anna Maria (?-[[1692]]) e Ramiro ([[1628]]-[[1684]]). Nel [[1625]] ereditò dalla madre il titolo di barone di [[Tortora (Italia)|Tortora]] e acquistò dalla nipote Felicia Maria Ravaschieri (figlia ed erede del fratello Germano), duchessa consorte di Girifalco, la Baronia di [[Badolato]].<ref>{{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Ravaschieri.htm|titolo=Famiglia Ravaschieri|sito=www.nobili-napoletani.it|accesso=2020-12-01}}</ref>
 
Si dedicò alla causa spagnola come uomo d’armi nei difficili anni precedenti la [[Repubblica napoletana (1647)|rivolta del 1647-48]], dove si distinse come reclutatore di soldati, che in qualità di maestro di campo guidò verso la [[Lombardia]]. Negli anni trenta del [[XVII secolo|'600]] operò in sinergia con il cognato, [[Carlo Andrea Caracciolo, II marchese di Torrecuso|marchese di Torrecuso]], che aveva lo stesso incarico di reclutatore militare, quando radunarono a [[Milano]] contingenti da inviare in [[Alsazia]] per servire nell’esercito del duca di Feria.<ref name=":0" />