Corpo delle armi navali: differenze tra le versioni

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{{unità militare
|Categoria = marina militare
|Nome = Corpo delle armi navali
|Immagine = Corpo delle Armi Navali.svg
|Didascalia = Distintivo del Corpo delle Armiarmi Navalinavali
|Attiva = 1926
|Nazione = {{ITA}}
|Servizio = [[Ministero della difesa|Ministero della Difesa]], [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]]
|Tipo = [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]]
|Ruolo = Corpo tecnico della marina
|Dimensione =
|Struttura_di_comando =
|Guarnigione =
|Descrizione_guarnigione =
|Equipaggiamento =
|Descrizione_equipaggiamento =
|Soprannome =
|Patrono = [[Santa Barbara]], patrona della Marina Militare
|Motto = ''Arma ferunt corda''
|Colori =
|Descrizione_colori =
|Marcia =
|Mascotte =
|Battaglie =
|Anniversari =
|Decorazioni =
|Onori_di_battaglia =
<!-- Comandanti -->
|Comandante_corrente =
|Descrizione_comandante_corrente =
|Capo_cerimoniale =
|Descrizione_capo_cerimoniale =
|Colonel_in_Chief =
|Descrizione_Colonel_in_Chief =
|Comandanti_degni_di_nota =
<!-- Simboli -->
|Simbolo = [[File:Naval ensign of Italy.svg|75px]]
|Descrizione_simbolo = Bandiera
|Simbolo2 = {{simbolo|Naval Jack of Italy.svg|35}}-{{simbolo|Naval Jack of Italy (verso).svg|35}}
|Descrizione_simbolo2 = [[Bandiera di bompresso]]
|Simbolo3 =
|Descrizione_simbolo3 =
}}
Il '''Corpo delle armi navali''' (abbreviato '''AN''') è stato un corpo tecnico composto da soli [[Ufficiale (forze armate)|ufficiali]] della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare italiana]], istituito come corpo autonomo da quello degli Ufficialiufficiali di stato maggiore nel [[1926]]<ref name = "L1178/1926">Legge nº 1178 dell'8 luglio 1926, ordinamento della regia marina.</ref>. A partire dal 1º gennaio [[2017]] in seguito all'unificazione del Corpo delle armiArmi navaliNavali con il [[Corpo del genio navale|Corpo del Genio Navale]] le armi navali costituiscono una [[Corpo del genio navale#Specialità armi navali|specialità del Corpo del genio della marinaMarina (GM)]].<ref>[http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=2&art.versione=1&art.codiceRedazionale=16G00100&art.dataPubblicazioneGazzetta=2016-05-31&art.idGruppo=2&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=1&art.flagTipoArticolo=0 G.U. del 31 maggio 2016]</ref>
 
Il ruolo dell'ufficiale delle armi navali è di progettare e gestire l'uso e la manutenzione ordinaria e straordinaria dei complessi sistemi delle armi imbarcate e degli strumenti di puntamento e direzione del tiro.
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Ben presto tale compito divenne troppo gravoso per ufficiali che dovevano anche assolvere ai previsti obblighi d'imbarco e di comando. Per questo motivo nel [[1898]] venne istituito, all'interno del Corpo di stato maggiore generale, un piccolo ruolo di ufficiali ''sedentari'' cui era consentita la progressione di carriera senza ottemperare agli obblighi d'imbarco prescritti.
 
In tale ruolo furono posti ottimi tecnici dello stato maggiore, ma anche semplicemente ufficiali giudicati non idonei all'impiego a bordo. Anche questa circostanza fece sì che gli ufficiali sedentari vennero considerati ufficiali di seconda classe rispetto al ruolo dei naviganti, con conseguenti difficoltà di assicurare un afflusso di persone dotate e motivate verso i servizi di terra, che una Commissione d'inchiesta parlamentare nel [[1905]] aveva definito bisognosi di «personale intelligente e capace di dirigere e comandare, e molti anzi esigevano cognizioni tecniche ed esperienze di primo ordine».
 
Nel [[1908]] il ''ruolo sedentari'' fu ridenominato ''ruolo specialisti direzionali''.
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L'emblema doveva essere costituito da un cannone ed un siluro incrociati su di un'ancora e da sei frecce spezzate. I distintivi di grado dovevano essere sovrapposti ad un panno bianco, senza ''giro di bitta'', e bianco doveva essere il fondo del trofeo del berretto.<ref>Foglio d'ordini del 12 ottobre 1918.</ref>
 
Nell'anzianità dei corpi fu collocato dopo il Genio Navalenavale e prima del Corpo Sanitariosanitario. Gli ufficiali specialisti per le Armiarmi Navalinavali provenivano da un reclutamento a domanda tra gli allievi di vascello del 4º anno dell'Accademia Navale.
 
Il decreto del 1918 non fu convertito in legge, e perciò, a metà del [[1919]], il Corpo degli ufficiali specialisti per le armi navali venne fatto riconfluire nel ruolo degli ''ufficiali di vascello specialisti d'armi navali''.<ref>Regio decreto nº 1513 del 25 agosto 1919.</ref>
 
Finalmente, nel 1926<ref name="L1178/1926" />, fu istituito il ''Corpo per le Armiarmi Navalinavali'' fondendo insieme i preesistenti ufficiali di Artiglieriaartiglieria e del Servizioservizio Torpedinitorpedini, arma quest'ultima di estrema complessità tecnica rispetto alla preparazione scientifica e tecnica media del personale di Marina dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e del primo [[XX secolo|Novecento]]. Con lo sviluppo delle navi monocalibro e del tiro a lunga distanza, il tiro d'artiglieria aveva raggiunto un livello di complessità più elevato nei calcoli balistici. Allo stesso tempo le prestazioni sempre più spinte delle bocche da fuoco, sia come portata che come rapidità di tiro, avevano portato alla definizione di meccanismi sempre più complessi intorno all'arma e allo sviluppo di complessi sistemi di calcolo per il puntamento delle armi incentrati su calcolatori analogici meccanici o elettromeccanici.
 
L'attuale specialità delle Armi Navali è costituita, per quanto riguarda i ruoli normali, da ufficiali laureati in [[ingegneria delle telecomunicazioni]], con compiti non più solo tecnici ma anche manageriali<ref name = "AN">[http://www.marina.difesa.it/entra-in-marina/informazioni/Pagine/ArmiNavali.aspx Specialità delle Armi Navali], dal sito ufficiale della Marina Militare Italiana.</ref>.
 
==Gradi==
L'unica differenza esistente tra le uniformi degli ufficiali dei vari Corpi della Marina è il colore della stoffa che contorna i gradi: per le Armi navali la stoffa è di colore marrone. Inizialmente non esisteva il "[[giro di bitta]]": quando col [[regio decreto|Regio Decreto]] del 21 aprile [[1878]], fu introdotto, servì per distinguere i soli ufficiali di vascello (o di Statostato Maggioremaggiore) da quelli degli altri corpi.
 
Nel [[1938]] il giro di bitta fu esteso a tutti i Corpi della Regia Marina e dopo la riforma delle denominazioni dei [[grado (militare)|gradi]] della Marina Militare introdotta con la [[legge]] 16 aprile [[1973]], n° 174<ref name=RiformaGradiMM>{{collegamento interrotto|1=[http://www.normattiva.it/dispatcher?datagu=1973-05-09&task=pdf&datainiziovalidita=19730510&subarticolo=1&redaz=073U0174&datafinevalidita=20101008&progressivoarticolo=0&service=213&numgu=118&numeroarticolo=9999&versionearticolo=1&tmstp=1303031142242&cdimg=073U0174999901 Allegato 1 alla legge 16 aprile 1973, n° 174] |data=settembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}.</ref>, gli ufficiali delle Armi Navalinavali portano gli stessi gradi degli altri ufficiali della Marina Militare, con l'aggiunta del suffisso "(AN)"<ref name=RiformaGradiMM/>. Fino alla riforma del 1973 i gradi degli ufficiali (AN) avevano le stesse denominazioni in uso nell'[[Esercito italiano|Esercito Italiano]]. Quindi il [[tenente di vascello]] (AN) si chiamava capitano (AN), e così via per tutti gli altri.
 
Per quanto riguarda la foggia dei gradi, con l'eccezione di quella degli ammiragli che è unica per tutti i corpi, l'unica differenza, fino alla unificazione delle Armi Navali con il Genio Navale, era il panno di colore [[marrone]] posto a sottopannaggio dei ''binari'' e dei ''giri di bitta'' che formano i distintivi di grado degli ufficiali.