Ali Ahmad Khan: differenze tra le versioni

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Durante la [[guerra civile afghana (1928-1929)]], ad Ali venne affidata la gestione della rivolta dei Shinwari, compito che portò a fine nel dicembre del 1928.<ref name=":0">{{Cite book|url=https://books.google.com/books?id=qJpXJXOno9IC|title=Kabul Under Siege: Fayz Muhammad's Account of the 1929 Uprising|last1=Muḥammad|first1=Fayz̤|last2=Hazārah|first2=Fayz̤ Muḥammad Kātib|date=1999|publisher=Markus Wiener Publishers|isbn=9781558761551|pages=35, 36, 37|language=en}}</ref> Successivamente, quando [[Inayatullah Khan]] rinunciò al trono e al controllo della capitale Kabul a favore di [[Habibullāh Kalakāni]] il 17 gennaio 1929, egli fece un ultimo tentativo di salvare la monarchia legittima con la creazione di uno stato rivale con capitale [[Jalalabad]].<ref name=":2" /> Ad ogni modo, il regno di Ali fu piuttosto breve: Malik Qays della tribù dei [[Khogyani]], che inizialmente era stato suo alleato lasciando l'esercito di Kalakani, catturò Ali e lo portò a Kalakani in cambio di 17.000 rupie e del rango di tenente generale,<ref name=":2">{{Cite book|url=https://books.google.com/books?id=A4_jAAAAMAAJ|title=Kabul under siege: Fayz Muhammad's account of the 1929 Uprising|last1=Muḥammad|first1=Fayz̤|last2=McChesney|first2=R. D.|date=1999|publisher=Markus Wiener Publishers|isbn=9781558761544|pages=51, 52, 53|language=en}}</ref> ponendo così di fatti fine al regno di Ali il 9 febbraio 1929.<ref>{{Cite web|url=http://www.worldstatesmen.org/Afghanistan.htm|title=Afghanistan|website=www.worldstatesmen.org|access-date=2019-01-20}}</ref>
 
Ali riuscì a fuggire dalla prigionia e si rifugiò a [[Kandahar]] coi figli Ghulam e Nur. Il 3 giugno 1929<ref name=":1" />|name=Kandahar|group=note}}, Kandahar cadde nelle mani delle forze leali ad [[Habibullāh Kalakāni]], e l'ex emiro venne trovato nella casa di un [[Hazarah]]. Suo figlio Nur venne ucciso sul posto, mentre Ali venne arrestato ed inviato a Kabul assieme ad Abd al-Shakur Khan (il ministro della giustizia), a Sad al-Din Khan (figlio di Abd al-Shakur Khan), ad Abd al-Wasi, e ad un [[mufti]]. Quando Ali Ahmad Khan giunse a Kabul, venne fatto passare seminudo per i bazar della città,<ref name=":1" /> rimanendo poi imprigionato per più di un mese nella capital afghana. L'11 luglio 1929, venne infine giustiziato.<ref>{{Cite book|url=https://books.google.com/books?id=A4_jAAAAMAAJ|title=Kabul under siege: Fayz Muhammad's account of the 1929 Uprising|last1=Muḥammad|first1=Fayz̤|last2=McChesney|first2=R. D.|date=1999|publisher=Markus Wiener Publishers|isbn=9781558761544|pages=84, 85|language=en}}</ref>
 
Sua nipote, [[Humaira Begum]], fu regina consorte dell'Afghanistan.