Vindelici: differenze tra le versioni

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La [[Cultura (archeologia)|cultura]] dei Vindelici era la [[cultura di La Tène]]. Non è certo se i Vindelici parlassero una lingua [[celti]]ca ([[Galli|gallica]]) o [[germani]]ca; una possibile etimologia del loro nome include un elemento ''vind-'' simile all'[[Irlanda|irlandese]] ''find-'' "bianco" (confronta ''[[Ginevra]]'').<ref>Confronta anche [[Vandali]], [[Venedi]], [[Veneti]] o [[Wends]].</ref> Insieme alle tribù vicine furono sottomessi da [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]] nel [[15 a.C.]]. L'iscrizione di [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]] del [[12 a.C.]] menziona quattro tribù dei Vindelici.
 
Verso la fine del [[I secolo]] la regione fu inclusa nella [[Provincia (storia romana)|provincia]] della Rezia. [[Quinto Orazio Flacco|Orazio]] li citò nel quatoquarto libro delle sue ''Odi'' (IV, 14), descrivendo il primo volo dell'aquila, una lunga [[metafora]] che si rivela essere un apprezzamento nei confronti di [[Druso maggiore|Druso]]:
 
{{quote|I Vindelici videro Druso <br> portare la guerra sulle [[Alpi Retiche]].|[[Quinto Orazio Flacco|Orazio]], ''Odi''- IV, 14 |Videre Raeti bella sub Alpibus<br>Drusum gerentem Vindelici.|lingua=la}}