Flanger: differenze tra le versioni

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Il suono risultante presenta picchi di risonanza e punti di assenza del segnale audio; modulando il tempo di ritardo della linea di ritardo mediante un [[Oscillatore a bassa frequenza|LFO]] con periodo molto lungo (sotto il secondo), l'effetto sarà di evanescenza sull'intera gamma dello spettro audio, simile al [[rumore (acustica)|rumore]] di un aereo a reazione che passa nelle vicinanze.
 
Ulteriormente, introducendo una percentuale di [[retroazione]] ''(feedback)'' sulla linea di ritardo, dati i tempi molto lunghi impiegati, si produce un aumento del [[fattore di merito]] ("''Q''") giungendo progressivamente ad un [[effetto Larsen]]. In queste condizioni il suono trattato dal flanger<ref>{{Cita web|url=https://manualsnet.com/boss/flanger|titolo=Free Boss Flanger Users Manuals PDF Download {{!}} Manualsnet|sito=manualsnet.com|lingua=en|accesso=2022-10-05}}</ref> risulterà molto filtrato e tendenzialmente metallico.
 
Deve il suo nome alla tecnica con cui venne realizzato, per casuale scoperta, negli [[Anni 1950|anni cinquanta]]: il tecnico del suono Larry Levine<ref>{{Cita web|url=https://studioelectronics.biz/flanging/|titolo=Larry Levine inventa il flanger}}</ref>, per rinforzare il tono di voce della cantante Toni Fisher nel brano ''The Big Hurt'', riprodusse in sincrono imperfetto due copie dello stesso nastro con due registratori, premendo con un dito la flangia ''(flanging)'' della bobina debitrice di uno dei due per provocare un ritardo di fase. La miscelazione delle due tracce audio così sfasate diede origine all'effetto in questione.<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=IlE6eHEENg4|titolo=Toni Fisher - The big hurt}}</ref>