Repubblica partigiana di Alba: differenze tra le versioni

Il comando della piazza venne assunto dal ten. Carletto Morelli, comandante della Brigata Belbo della 2ª Divisione Langhe (autonomiAutonomi), mentre per l'amministrazione civile venne costituito il CLN con membri scelti tra i maggiori esponenti politici locali. Di concerto con le autorità civili vennero regolamentate le requisizioni di generi alimentari, le officine meccaniche cominciarono a produrre armi, venne stampato il primo giornale di Alba libera (la "Gazzetta Piemontese"), le distillerie cominciarono a produrre alcool (come succedaneo degli scarsissimi carburanti) e venne anche celebrato un matrimonio "senza la citazione di alcun codice civile" (<ref>D. Masera, "Langa partigiana '43-'45", Guanda, Parma, 1971)</ref>.

I partigiani controllavano tutto l'argine del [[Tanaro]] a nord, fino al ponte di [[Pollenzo]] che era controllato dai tedeschi, attestati nella ex-residenza sabauda della tenuta di caccia di Pollenzo, con un reparto di [[SS]] comandato dal ten. col. Wesser.