Bonaventura Presti: differenze tra le versioni

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Nuova pagina: {{Bio |Titolo = Frate |Nome = Bonaventura |Cognome = Presti |Sesso = M |LuogoNascita = Bologna |GiornoMeseNascita = |AnnoNascita = |LuogoMorte = Napoli |GiornoMeseMorte = |AnnoMort...
 
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Bolognese di nascita e di formazione, dapprima diviene [[falegname]] e opera nel campo della [[falegnameria]] e successivamente diviene [[Ordine religioso|religioso]] ed entra nell'ordine dei [[certosini]], trasferitosi a [[Napoli]] per [[lavoro]] inizia anche la carriera da prolifico architetto e ingegnere. Il vasto repertorio che ha lasciato il Presti eè notevole, l'opera ingegneristica più importante è la darsena, come narra [[Francesco Milizia]] nel suo libro <ref> Pagg. 266 e 267 di ''Memorie di architetti antichi e moderni''.</ref> descrive che l'architetto certosino fece e diresse il progetto della darsena, senza alcuna conoscenza di ingegneria, durante lo scavo dell'opera si aprì una sorgente d'acqua sotterranea e il certosino non riuscì nell'impresa e venne sostituito dall'architetto e ingenere regio [[Francesco Antonio Picchiatti]], assistito da [[Donato Antonio Cafaro]], che trovarono il rimedio di prosciugare lo scavo <ref> Il Milizia decrive che i due ingegneri utilizzarono le stesse macchine-pompa che venivano utilizzate nelle terre della campagna attorno [[Napoli]] per irrigare i campi.</ref>. Bonavetura Presti fu attivo anche come architetto della [[Certosa di San Martino]], dopo l'estromissione di [[Cosimo Fanzago]], dove completa il pavimento utilizzando parti di marmo abbozzate dal [[Fanzago]], altra opera nota realizzata dall'architetto bolognese è il [[Chiostro di San Domenico Soriano]], il Presti redasse più progetti per il chiostro e durante la sua costriuzione il bolognese ebbe una vertenza con i monaci del convento estromettendolo dal cantiere, a completare l'opera fu di nuovo [[Francesco Antonio Picchiatti]].
==Note==
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