Identificazione con l'aggressore: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica di Cristiano rocchi (discussione), riportata alla versione precedente di InternetArchiveBot
Etichetta: Rollback
approfondimento del concetto secondo Ferenczi e aggiunta citazione in note bibliografiche
Riga 1:
L''''identificazione con l'aggressore''' è una delle forme d'[[Identificazione (psicologia)|identificazione]] concettualizzate dalla [[psicoanalisi]]; nello specifico è un [[meccanismo di difesa]] introdotto da [[Sándor Ferenczi]]<ref>S. Ferenczi (1933), ''La confusione delle lingue''. Tr. it. in ''Opere''. Raffaello Cortina, Milano 2002, vol. 4, pp. 1927-33.</ref> e solo successivamente da [[Anna Freud]] (1936)<ref name=Simone>Cf. [http://www.simone.it/newdiz/newdiz.php?action=view&id=436&dizionario=15 Dizionari Simone online] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120602225758/http://www.simone.it/newdiz/newdiz.php?action=view&id=436&dizionario=15 |date=2 giugno 2012 }}</ref>; esso indica l'assumere il ruolo dell'aggressore e dei suoi attributi funzionali, o l'imitarne la modalità aggressiva e comportamentale e un suo sottotipo particolare è la cosiddetta [[sindrome di Stoccolma]].
 
Come scrive Cristiano Rocchi (2020) <ref>{{Cita web|url=https://www.spiweb.it/la-ricerca/ricerca/spipedia/|titolo=identificazione con l'aggressore (a cura di cristiano rocchi)}}</ref> in Ferenczi la disamina della fenomenologia di questo meccanismo difensivo è assolutamente raffinata. Per lo psicoanalista ungherese non siamo di fronte ad una semplice identificazione per via lineare con il comportamento del soggetto aggressore, quanto ad una rinuncia della vittima ad ogni suo proprio desiderio e ad una resa pressoché totale sul piano psichico ai voleri dell'aggressore, con con l'aggiunta della introiezione del suo senso di colpa. L'effetto che ci descrive Ferenczi è un effetto devastante e la descrizione di tale effetto è vivida e toccante perché è come se l'autore ci portasse ad osservarla "dall'interno" del soggetto abusato. Rocchi scrive anche quanto poi meccanismi dissociativi e scissionali entrino in gioco e contribuiscano a favorire il manifestarsi di questa fenomenologia.
Il meccanismo è già presente e attivo durante l'infanzia: il bambino [[introiezione|introietta]] alcuni dei caratteri dell'[[oggetto (psicologia)|oggetto]] [[ansia|ansiogeno]], assimilando così un'esperienza [[angoscia]]nte appena provata<ref name=Simone/> per trasformarsi da minacciato in minacciante. La Freud ritiene, inoltre, che tale meccanismo di difesa contribuisca in modo determinante alla formazione del [[Super-io]].<ref name=Simone/> L'esperimento del 1963 di [[Elliot Aronson]] e [[Merrill Carlsmith]] sul ''giocattolo proibito'' sembra avallare tale [[ipotesi]] e dunque questo tipo di dinamica: ci si attribuisce una ''mutilazione'' del proprio [[desiderio (filosofia)|desiderio]] pur di percepirsi [[autarchia|autarchici]], indipendenti e non sottomessi.<ref>{{en}}
 
Il meccanismo è già presente e attivo durante l'infanzia: il bambino [[introiezione|introietta]] alcuni dei caratteri dell'[[oggetto (psicologia)|oggetto]] [[ansia|ansiogeno]], assimilando così un'esperienza [[angoscia]]nte appena provata<ref name="Simone" /> per trasformarsi da minacciato in minacciante. La Freud ritiene, inoltre, che tale meccanismo di difesa contribuisca in modo determinante alla formazione del [[Super-io]].<ref name="Simone" /> L'esperimento del 1963 di [[Elliot Aronson]] e [[Merrill Carlsmith]] sul ''giocattolo proibito'' sembra avallare tale [[ipotesi]] e dunque questo tipo di dinamica: ci si attribuisce una ''mutilazione'' del proprio [[desiderio (filosofia)|desiderio]] pur di percepirsi [[autarchia|autarchici]], indipendenti e non sottomessi.<ref>{{en}}
E. Aronson, J.M. Carlsmith, [https://dx.doi.org/10.1037/h0039901 ''Effect of the severity of threat on the devaluation of forbidden behavior''], in ''Journal of Abnormal and Social Psychology'', 66 (6), 1963, pp. 584–8.</ref><ref>Cf. E. Aronson, ''L'animale sociale'', Milano, Apogeo, 2006, pp. 223-6. <small>ISBN 885032409X; ISBN 9788850324095.</small> [http://books.google.it/books?id=O55xEPNkQOQC&pg=PA222&lpg=PA222&dq=Aronson+%22Giocattolo+proibito%22&source=bl&ots=sWmqXZFMfx&sig=5SV3_0a72lkho8jPOIsBHdFJnwE&hl=it&ei=6EeES5b_Foz6_Aa27rzFAg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CAkQ6AEwAA#v=onepage&q=Aronson%20%22Giocattolo%20proibito%22&f=false ''La punizione insufficiente''], il ''giocattolo proibito'', disponibile su books.google.it.</ref>