Gaetano Melzi: differenze tra le versioni

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==Biografia==
La sua carriera di bibliofilo iniziò con la raccolta di [[Incunabolo|incunaboli]] e di classici [[greco|greci]] e [[latino|latini]] che poi furono dispersi e venduti a biblioteche, quali la [[Biblioteca Nazionale Braidense]], o a privati. La parte acquistata da [[Franck Hall Standish]], un ricco collezionista inglese, comprendente 3500 volumi rari e 250 incunaboli, passò successivamente a [[Luigi Filippo di Francia]], al figlio [[Enrico d'Orléans (duca d'Aumale1822-1897)|Enrico d'Orléans, duca d'Aumale]], e dopo la morte di costui entrò a far parte del [[Museo Condé]] a [[Chantilly]].
 
Gaetano Melzi realizzò successivamente due opere che sono diventate un indispensabile strumento di lavoro per i bibliotecari: la "Bibliografia dei romanzi e Poemi cavallereschi italiani"<ref>Gaetano Melzi, ''Bibliografia dei romanzi e poemi cavallereschi italiani'', seconda edizione corretta ed accresciuta, Milano: P. A. Tosi, pp. VIII, 380, [[1838]].</ref> e i tre volumi del "Dizionario di opere anonime e pseudonime di scrittori italiani" <ref>Gaetano Melzi, ''Dizionario di opere anonime e pseudonime di scrittori italiani o come che sia aventi relazione all'Italia'', Milano : L. di G. Pirola, [[1848]]-[[1859]], 3 volumi: </br>
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* Vol. 3: S-Z, Milano : L. di G. Pirola, p. 701, [[1859]] (il terzo volume, postumo, è stato curato dal figlio Alessandro)</ref>, opera di estrema importanza per l'identificazione delle opere anonime del passato. La sua biblioteca fu ereditata dai Melzi di Soragna.
 
Gaetano Melzi fu anche un appassionato musicofilo: fu in corrispondenza con numerosi musicisti del suo tempo ([[Gioachino Rossini|Rossini]], [[Gaetano Donizetti|Donizetti]], [[Giuseppe Verdi|Verdi]], ecc.), e lasciò un voluminoso carteggio, di notevole interesse, custodito attualmente al [[Museo Teatrale alla Scala di Milano]].
 
==Collegamenti esterni==