Harkat ul-Mujahidin: differenze tra le versioni

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Come reazione, il gruppo effettuò numerosi rapimenti nell'intento di liberare i propri leader, tutti però falliti. Si collegò col gruppo [[Kashmir|kasmiri]] [[al-Faran]], che rapì cinque turisti occidentali in Kashmir nel luglio del 1995; uno, [[Hans Christian Ostrø]], fu assassinato nell'agosto di quello stesso anno e gli altri quattro furono uccisi nel dicembre del 1995. Nel [[1997]] il gruppo tornò al suo nome originale di ''Harkat al-Mujahidin'', in risposta alla definizione di "terrorista" data dagli Stati Uniti dell<nowiki>'</nowiki>''Harkat al-Ansar''. Nel [[1999]] Sajjad fu ucciso durante un'evasione che condusse il gruppo al dirottamento del [[Indian Airlines Flight 814|volo 814]] della [[Indian Airlines]] in dicembre e che portò alla liberazione di [[Maulana Mas'ud Azhar]], [[Ahmad Omar Said Shaikh]] e [[Mushtaq Ahmad Zargar]]. Azhar tuttavia non tornò nella ''Harkat ul-Mujahidin'', scegliendo invece di formare il ''[[Jaysh-e Mohammed]]'' (Esercito di [[Maometto|Muhammad]], un gruppo rivale terroristico che espresse una linea ancor più radicale di quella dell<nowiki>'</nowiki>''Harkat ul-Mujahidin''. Il gruppo non ha finora realizzato attentati di rilievo. Il gruppo tornò ancora sotto il mirino degli Stati Uniti dopo gli attentati dell'[[Attentati dell'11 settembre]], inducendo il Presidente [[George W. Bush]] a mettere al bando il gruppo il [[25 settembre]] [[2001]].
 
Il leader che da lungo tempo guidava il gruppo, [[Fazlur Rehman Khalil]], a metà febbraio 2000 dette le dimissioni da ''"[[Emiro]]"'' dell<nowiki>'</nowiki>''Harkat ul-Mujahidin'', lasciando le redini del movimento nelle mani del popolare comandante kashmiri e suo braccio destro, [[Faruq Kashmiri]]. Khalil assunse la carica di Segretario Generale dell<nowiki>'</nowiki>''Harkat ul-Mujahidin''.
 
Il gruppo si pensa abbia varie migliaia di sostenitori armati dislocati nel Kashmir pakistano, nel Kashmir meridionale indiano e nelle regioni di [[Doda]]. Impiega armi leggere e [[mitragliatori]], fucili d'assalto, [[mortai]], esplosivi e razzi. L<nowiki>'</nowiki>''Harkat ul-Mujahidin''ha perso vari militanti a causa delle loro defezioni a favore del ''[[Jaysh-e Mohammed]]''.
 
Il gruppo è basato a [[Muzaffarabad]], [[Rawalpindi]] e in numerose altre città del Pakistan e dell'Afghanistan, ma i suoi membri conducono azioni di guerriglia e attività terroristiche principalmente in Kashmir.
 
Il 10 ottobre 2005, l'Home Office britannico ha messo al bando l<nowiki>'</nowiki>''Harkat ul-Mujahidin'' e 14 altri gruppi terroristici dal territorio del Regno Unito. L'appartenere al, in base al ''Terrorism Act 2000'', è sanzionato da una pena detentiva di 10 anni.
 
L'organizzazione ha gestito il suo dominio informatico harkatulmujahideen.org fino agli ultimi del 2001, quando tale dominio è stato abbandonato. Nel marzo 2002 un giornalista ''freelance'' statunitense, Brian McWilliams, ha acquistato il nome del dominio e ha creato un website a tale indirizzo. Ha chiarito che le sue intenzioni erano quelle di vedere che tipo di risposta avrebbe ricevuto da gihadisti internazionali o non meglio identificati e infatti egli ha rivelato di aver ricevuto numerosi messaggi elettronici da persone di tutto il mondo che erano entusiasti d'impegnarsi in attività terroristiche e di lotta violenta.
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Nel febbraio 2003, dopo il rilascio del virus Slammer, la rivista ''Computerworld'' ha riportato la notizia che il website dell<nowiki>'</nowiki>''Harkat ul-Mujahidin'' (sito di McWilliams) era stato all'origine dell'attacco globale portato ai computer. McWilliams rese noto che egli aveva completato la sua sperimentazione ma le polemiche su tutta la questione non sono del tutto cessate.
 
La versione del website dell<nowiki>'</nowiki>''Harkat ul-Mujahidin'' di McWilliams è rimasta inalterata, almeno fino ai primi del 2003.
 
==Collegamenti esterni==