Banu Qasi: differenze tra le versioni

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I '''Banu Qasi''' (in [[Lingua araba|arabo]] بنو قاسي) erano un’importante famiglia [[muladi]] della valle dell’[[Ebro]], della [[Penisola iberica]] musulmana, tra l’VIII ed il X secolo.
 
Il nome significa ''figli di Casi'' in quanto il capostipite era un governatore [[visigoto]] della valle dell’Ebro,<ref>Ibn Hazm, nella sua ''Jamharat ansāb al-‘Arab'' (Il Cairo, Dar al-ma‘ārif), lo indica come un "conte" della Marca Superiore (p. 502).</ref> tra [[Tarazona]], [[Nájera ]] e [[Ejea de los Caballeros|Ejea]] di nome Cassio o Casi, che si alleò con i musulmani e si convertì all'[[islamIslam]] ed il nome '''Casius''' fu arabizzato in '''Qasi'''. Nel [[714]] accompagnò a [[Damasco]] il [[wali]] di [[al-Andalus]] [[Musa ibn Nusayr|Mūsā ibn Nuṣayr]], per poter essere ricevuto dal [[califfo]] [[al-Walid I ibn Abd al-Malik|al Walid I]], che lo mantenne nel governatorato che già ricopriva coi re visigoti. Cassio ebbe cinque figli:
* Fortun, Abu Tàhir, Abu Salama, Yunus e Yahya ibn Qasi.