Grano (moneta): differenze tra le versioni

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Dal latino ''granum'' (che spiega il plurale in -a), inteso come peso
== Storia==
La prima moneta con questo nome fu un piccolo pezzo di rame battuto da [[Ferdinando I di Napoli]] (1458-1494) a Napoli. LaIl monetagrano davaleva due grana era anche chiamato12 [[cavallo (moneta)|cavallocavalli]]. Il [[tarì]] valeva 20 grana.<ref> Belaubre: ''Dictionaire...''</ref>
 
Sotto [[Filippo II di Spagna|Filippo II]] fu coniato un grano d'argento dal peso di 0,35 grammi e dal valore di 12 cavalli.<ref name=Klutz>Klütz: ''Münznamen...''</ref>
<ref name=Klutz>Klütz: ''Münznamen...''</ref>
 
In seguito il grano è statafu la principale frazione della piastra. Una piasta velevavaleva 120 grana ed un [[carlino (moneta)|carlino]] ne valeva 10.<ref name= Montenegro/>
 
Ebbe molta fortuna non solo nel periodo del vicereame spagnolo, in cui figurava sulle sue facce la [[Croce di Gerusalemme]] e la scritta ''rex Neapolis'' del sovrano di turno, ma anche durante la prima [[Repubblica Napoletana (1647)|Repubblica Napoletana]] che riprodusse sulle facce della moneta il nuovo stemma con le scritte ''SPQN'' (''Senatum popolusque Neapolis'') e ''dux reip. Neap.'' in riferimento a [[Masaniello]].
 
== Napoli ==
Sul grano di Napoli figurò anche il volto di [[Gioacchino Murat|Gioacchino Napoleone]] con i titoli di ''re delle Due Sicilie'' e ''principe e grande ammiraglio di Francia''.
Nel [[regno di Napoli]], sotto [[Carlo di Borbone, re di Napoli|Carlo III]] (1734-1759), il sistema monetario era organizzato così:<ref name= Montenegro>Montenegro: ''Manuale...''</ref>
 
{| align=center
!Piastra!!Tarì!!Carlino!!Grano!!Tornese!!Cavallo
|- align= center
|1||6||12||120||240||1440
|-
|}
Era pertanto sovrapponibile al [[sistema Lds]] con il tarì al posto della lira, il grano occupava quindi un posto corrispondente a quello del soldo ed il cavallo quello del denaro.
 
Il tornese e il carlino erano quindi monete intermedie di complemento e la piastra il pezzo di grande valore corrispondente allo scudo, al tallero o alla future 5 lire.
 
Sotto Carlo III non fu coniato il tarì da 20 grana, ma solo il carlino da 10 grana: era d'argento a 900/... e pesava 2 grammi. Anche la moneta da 5 grana era d'argento ed aveva lo stesso titolo e pesava 1 grammo. Furono coniate monete di rame: la "[[pubblica]]" da 3 tornesi o 1-½ grano, il grano e le frazioni minori.<ref name= Montenegro/>
 
Nel 1759 [[Ferdinando IV]] subentrò al padre che era diventato re di Spagna. Il sistema monetario rimase quello precedente e fu coniato nuovamente il tarì. Le monete d'argento aumentarono leggermente di peso. Il carlino da 10 grana passò da 2 a 2,22. Il titolo cambiò in 833/... ma il peso totale del fino sali da 1,8 a 1,85.<ref name= Montenegro/>
 
Questa prima monetazione di Ferdinando rimase in vigore fino al 1799. Ne 1799 ci fu la [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Napoletana]] che emise poche monete tra cui una denominata da 4 tornesi, cioè da 2 grana.<ref name= Montenegro/>
 
Ferdinando fu restaurato sul suo trono grazie al cardinale [[Ruffo]]. Le monetazione riprese secondo lo schema precedente, anche se l'instabilità politica internazionale limitò notevolmente la monetazione d'argento ed escluse quella aurea.<ref name= Montenegro/>
 
Nel marzo 1806 il trono fu preso dal fratello di [[Napoleone I|Napoleone]], [[Giuseppe Bonaparte]], che mantenne il sistema tradizionale del regno.<ref name= Montenegro/>
 
Anche [[Gioacchino Murat]], che gli successe il [[15 luglio]] [[1808]], lasciò inizialmente in vigore il sistema ereditato. Coniò una moneta d'argento da 12 carlini e due monete di rame da 3 e 2 grana. Queste due monete furono coniate solo nel 1810. Di ognuna esistono più di 10 varianti. Su entrambe era rappresentato al dritto la testa nuda del re volto a sinistra ed al rovescio il valore ta corone di alloro, ulivo o spighe di grano. Al dritto <small>GIOACCHINO NAPOLEONE RE DELLE DUE SICILIE</small> ed al rovescio <small>PRINCIPE E GRAND'AMMIRAGLIO DI FRANCIA</small>. Le varianti delle legende sono moltissime.<ref name= Montenegro/>
 
Nel 1811 Gioacchino introdusse la [[decimalizzazione]] con la [[lira delle Due Sicilie]].<ref name= Montenegro/>
 
Con la [[Restaurazione]] tornò la vecchia [[piasta napoletana]] da 120 grana, anche se le monete da un grano non furono più coniate. Sulle monete coniate, la piastra, la mezza piastra ed il carlino, il valore era comunque indicato in grana.
 
Nel dicembre 1816 Ferdinando IV riunì i due regni ed ebbe termine il Regno di Napoli.
 
== Malta ==