Grano (moneta): differenze tra le versioni

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Nel dicembre 1816, seguendo le indicazioni del [[Congresso di Vienna]], Ferdinando riunì i due regni e prese il nuovo titolo di [[Ferdinando I delle Due Sicilie]].
 
Ci fu quindi la quarta monetazione di questo sovrano. La moneta da un grana non fu più coniata. Furono coniate i multipli d'argento che recavano l'indicazione del valore in grana: la piastra (120 G.), la mezza piastra (60 G.) ed il carlino (10 G.). Per le monete frazionarie funonofurono battuti esclusivamente ipezzi denominati in tornesi, che valevano 1/2 grana.
 
La monetazione fu ripetuta con le stesse modalità anche dai successori. Francesco I fece battere in aggiunta il tarì da 20 grana e Ferdinando II anche la moneta da 5 grana. Per la Sicilia furono coniate monete in grani siclianisicilani che però avevoavevano le stesse dimensioni e valore dei corrispondenti tornesi di Napoli.
 
== Malta ==