Lazzaretto Vecchio: differenze tra le versioni
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Il '''Lazzaretto Vecchio''' è un'isola della [[Laguna Veneta]] situata vicino al [[Lido di Venezia]]. Ospitò l'ospedale che curava gli appestati durante le epidemie. Fu in seguito adibita, come altre isole, a postazione militare.
<br/>In seguito, su consiglio di [[San Bernardino da Siena]], il Senato della Repubblica deliberò di destinare l'isola a ricovero di persone e merci provenienti da paesi infetti e di provvedere i ricoverati di vitto, medicine e assistenza. Sembra che il termine ''lazzaretto'' derivi proprio dalla chiesa di Santa Maria di ''Nazareth'', con sovrapposizione del nome del patrono degli appestati, [[San Lazzaro]]. Le spese per la manutenzione dell'ospizio furono sostenute, nei primi sessant'anni, con una parte dei proventi dell'Ufficio del Sale, per passare poi sotto la gestione di un permanente Magistrato di Sanità, al quale si debbono quei proventi di precauzione, visite, controlli, quarantene.▼
▲Il Lazzaretto Vecchio, fu inizialmente abitato dai Padri Eremitani che vi avevano eretto una chiesa consacrata a Santa Maria di Nazareth ed un ricovero per i pellegrini che andavano o tornavano dalla Terrasanta (1249).
<br/>Dal [[1468]], l'isola ebbe il compito di ricevere gli ammalati che, sospettati di essere contagiati, erano stati visitati nella nuova costruzione del [[Lazzaretto Nuovo]].
▲Le spese per la manutenzione dell'ospizio furono sostenute, nei primi sessant'anni, con una parte dei proventi dell'Ufficio del Sale, per passare poi sotto la gestione di un permanente Magistrato di Sanità, al quale si debbono quei proventi di precauzione, visite, controlli, quarantene.
Già allora, l'isola era divisa in due da un canale attraversato da un ponte: nella porzione più piccola vi era un deposito di polvere da sparo ed un alloggio per i soldati di guardia (il ''casello''); in quella maggiore, a forma di rettangolo, era situato l'ospedale vero e proprio che aveva ormai inglobato l'insediamento monastico preesistente, inizialmente integrato con baracche e capannoni in legname, gradualmente sostituite da edifici in muratura. Gli edifici erano allineati sui lati di una piazzetta e di due cortili. Sulla piazzetta si trovavano le abitazioni del priore e del suo assistente, i magazzini degli attrezzi, il serbatoio dell'acqua e le gallerie dove gli uomini sospetti di contagio passavano la quarantena. Intorno al primo cortile, in origine il chiostro del convento, si trovavano le abitazioni dei provveditori generali e dei rettori veneti che tornavano in patria. Intorno al secondo cortile c'erano cento cellette per i ricoverati. Dietro ai fabbricati si trovavano dei prati e delle tettoie - separati una dall'altra da cancelli di legno - in cui si praticava l'espurgo delle merci a seconda delle varie contumace. Nel [[1564]] l'ospedale fu allargato interrando parte della laguna circostante. Nel [[1586]] viene costruita la cavana (cioè un ricovero per le imbarcazioni) sul rio di ingresso al complesso.
Dal [[1846]]
<br/>Successivamente
Nel [[2004]] sono iniziati dei lavori di recupero in previsione dell'allestimento di un "Museo della città di Venezia". Nell'occasione, gli scavi hanno portato alla luce fosse singole e comuni con oltre 1.500 scheletri di appestati, la cui analisi fornirà informazioni relative alla vita dei veneziani del [[XVI secolo|Cinquecento]].
▲1846 - 1919 L'isola passa in mano alle autorità militari. Durante questo periodo vengono demolite due ali del chiostro, la chiesa, il parlatorio ed altri edifici.
▲Successivamente Il Lazzaretto fu dato in concessione dal comune di Venezia, ad un gruppo cinofilo per ospitare i cani randagi.
[[Categoria:Isole della Laguna Veneta]]
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