Al-Nabigha al-Dhubyani: differenze tra le versioni

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'''al-Nābigha''' ({{Arabo|النابغة الذبياني|al-Nābigha al-Dhubyanī}}) - il cui vero nome era '''Ziyād ibn Muˁāwiya''' - (c. [[535]] - c. [[604]]), è stato poeta arabo vissuto nell'ultima parte della [[Jahiliyya]].<br/>
 
La sua tribù, i [[Banu Dhubyan]], risiedeva nelle relative vicinanze di [[La Mecca|Mecca]], ma Nābigha stesso passò la maggior parte del suo tempo nelle corti di [[al-Hira|al-Hīra]] e dei [[Ghassanidi]]. Rimase alla corte [[Lakhmidi|lakhmide]] di al-Hīra sotto [[Mundhir III]], e sotto il suo successore [[al-Nu'man III|al-Nuˁmān III]]. Fu comunque costretto a rifugiarsi nella corte ghassanide di [[al-Jabiya|al-Jābiya]], a causa di alcuni versi che aveva scritto sulla regina, ma vi ritornò nuovamente nel 600. Quando al-Nuˁmān III morì circa cinque anni dopo, tornò presso la sua tribù.
La data della sua morte è incerta. ma sembra che non abbia conosciuto l'Islam. Le sue poesie consistono per la maggior parte di elegie e satire e riguardano la lotta di al-Hīra e dei [[Ghassanidi]], dei [[Banu Abs]] e dei Banū Dhubyān.