John Ellis McTaggart: differenze tra le versioni

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|PostNazionalità =   dell'[[Idealismo]] [[metafisica|metafisico]]
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== La vita ==
 
Per la maggior parte della sua vita McTaggart è stato professore al Trinity College di [[Università di Cambridge|Cambridge]]. All'inizio del [[ventesimo secolo]] era considerato uno dei maggiori studiosi inglesi di [[Hegel]] e uno dei più celebri tra i neoidealisti inglesi.
== Le opere ==
Nella sua prima opera "''Studi sulla dialettica hegeliana''" (1896) discusse sulle categorie della [[logica]], della [[essenza]] e del [[concetto]] per stabilire il rapporto fra l'[[antitesi]] e la tesi.
 
NcTaggart dimostrò che l'impulso del procedimento hegeliano fosse, soprattutto, la divergenza tra l'idea perfetta e quella imperfetta, tra l'idea concreta e quella astratta.<br\>
È stato proprio il procedimento [[dialettica|dialettico]] a fornirci quelle fondamentali chiavi di ricerca, se non in assoluto della verità, almeno dello stadio astratto e imperfetto della [[coscienza]].<br\>
Congiuntamente ad Hegel, Taggart ritenne di cogliere la [[razionalità]] del reale: la realtà si rivelò, però, imperfetta e incompiuta, e quella [[sintesi]] che ne avrebbe consentito il superamento fu spostata nel tempo, in una dimensione futura.<br\>
L'assoluto non fu, quindi, definito come un termine di riferimente attuale ma fu proiettato in tempi futuri; in questa condizione risiede, secondo l'autore, la speranza di una prevalenza del bene, già sulla terra.<br\>
 
Nel suo saggio "''Studies in Hegelian Cosmology''" del (1901) si soffermò sulla natura duplice e paradossale dell'io: secondo l'autore, nulla poteva esistere fuori dall'io, ma contemporaneamente, tutto lo scibile e gli oggetti di conoscenza appartenevano a dimensioni esterne dal sé.
Questa duplice natura dell'io lo rendeva entità reale ed eterna e l'assoluto non era niente altro che l'unione dei vari io. Ma questa unità non scaturiva né dalla conoscenza e nemmeno dalla volontà, bensì dalla sfera dell'emozione. Solo l'amore possedeva quelle caratteristiche necessarie all'assoluto in quanto identificante oggetto e soggetto nello stesso tempo.
 
"''La natura dell'esistenza''" fu l'opera conclusiva di McTaggart: nel primo capitolo descrisse i caratteri generali dell'esistenza.
Il suo procedimento di ricerca e di studio fu quello [[a priori]], tramite il quale tracciò un quadro descrivente le qualità, le sostanze e le relazioni intercorrenti necessarie per distinguere le varie sfumature dell'esistenza.<br\>
Nel secondo capitolo differenziò fra gli aspetti dell'Universo reali e quelli irreali.
 
Il frutto degli studi di McTaggart fu la rappresentazione di un'Universo costituito da tanti "io", da tanti nuclei spirituali, unificabili e governabili tramite uno strumento basato sull'esperienza, e quindi grazie all'emozione o all'amore.
 
Il tema ricorrente di McTaggart fu la transitorietà di un presente imperfetto ma necessario per costruire un futuro non proiettato all'infinito ma, seppur lontano nel tempo, avente una proiezione temporale finita.
 
== Bibliografia ==
*J.Knox jr. ''McTaggart's Theory of Self'', 1981,
*L.Armour ''Russell, McTaggart and I in Idealistic Studies'', 1979
*C.D.Broad ''Examination of McTaggart's Philosophy'', Cambridge, 1934-38
*N.Abbagnano ''Storia della Filosofia'', Utet, 1995
 
[[de:John McTaggart Ellis McTaggart]]