Arnold van Gennep: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 21:
Interessato alle culture orientali, si iscrisse alla [[Sorbona]], ma rimase deluso dal non trovare corsi che rispecchiassero i suoi complessi interessi; passò quindi all' ''École des Langues Orientales'' (dove studiò l'Arabo) e poi alla prestigiosa ''École Pratique des Hautes Etudes'', dove studiò Filologia, Linguistica, Egittologia e culture orientali. Rimase sempre fortemente indipendente dall'establishment accademico francese, e scontò questa sua autonomia non ottenendo mai incarichi di docenza nel suo paese, nonostante il prestigio scientifico accumulato negli anni.
 
Nel [[1909]] pubblica il suo classico ''I Riti di Passaggio'', il volume che portò al centro dell'attenzione degli etnologi del primo novecento questa classe di fenomeni. Oltre ad uno studio sistematico delle diverse fenomenologie del [[rito di passaggio]] (che approfondì nell'ambito di diverse culture extra-europee), Van Gennep ne propose anche un'acuta analisi strutturale, dividendo il rito nelle fasi "separazione" (es. funerale), "margine" (es. fidanzamento) e "aggregazione" (es. matrimonio).

Sucessivamente Victor Turner, studioso delle manifestazioni dei rituali, rinomina le tre fasi di Van Gennep in "pre-liminari" (''separazione''), "liminari" (''transizione'') e "post-liminari" (''reintegrazione''). Questa modellizzazione è considerata ancora valida, e viene ampiamente utilizzata ad un secolo di distanza.
Van Gennep riconosce nei riti l'insieme di manifestazioni che si ripetono sequenzialmente nello spazio e nel tempo, e che sono importanti per desumere la struttura delle ralazionirelazioni delle società che li esprimono.
 
== Gli studi etnografici e sul [[Folklore]] ==