Massacro di Novočerkassk: differenze tra le versioni
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La '''Rivolta di Novočerkassk''' o '''Massacro di Novočerkassk''' si verificò il 2 giugno [[1962]] nella città di [[Novočerkassk]], in [[Unione Sovietica]].
La sollevazione popolare fu la diretta conseguenza della carenza di cibo e approvvigionamenti oltre che delle dure condizioni di lavoro all'interno
I resoconti ufficiali del governo su quanto accadde in seguito sono vari e spesso in contraddizione tra loro. Non è chiaro se ad aprire per primi il fuoco sui dimostranti siano stati gli uomini dell'[[Armata Rossa]] o quelli del [[Komitet Gosudarstvennoj Bezopasnosti|KGB]]. Alcuni sostengono che un ufficiale dell'esercito si sia rifiutato di ordinare di sparare sulla folla, altri raccontano che i colpi di avvertimento esplosi in aria dal KGB finirono per colpire alcuni bambini che si erano arrampicati sugli alberi per seguire gli eventi<ref name=Hosking/>.
Secondo una fonte, 87 dimostranti furono uccisi da soldati dell'esercito armati di mitragliatore
Centosedici di questi furono arrestati: quattordici furono in seguito giudicati colpevoli con un processo-burla e sette di essi furono condannati a morte. Gli altri ricevettero condanne variabili tra i 10 e i 15 anni di carcere.<ref>Taubman, William. Khrushchev: The Man and His Era, Prima edizione, W. W. Norton & Co., [[New York]], NY. 2003.</ref>
Dopo questi fatti il governo sovietico decise di inviare nella regione aiuti alimentari supplementari ed aprì un'inchiesta ufficiale. Altri lavoratori furono quindi arrestati e gli ufficiali dell'esercito coinvolti negli scontri finirono davanti alla [[corte marziale]]. [[Aleksandr Isaevič Solženicyn|Aleksandr Solženicyn]] ha sostenuto che tutte le persone che erano rimaste ferite e le loro famiglie vennero deportate in [[Siberia]].▼
▲Dopo questi fatti il governo sovietico decise di inviare nella regione aiuti alimentari supplementari ed aprì un'inchiesta ufficiale. Altri lavoratori furono quindi arrestati e gli ufficiali dell'esercito coinvolti negli scontri finirono davanti alla [[corte marziale]]. {{cn|[[Aleksandr Isaevič Solženicyn|Aleksandr Solženicyn]] ha sostenuto che tutte le persone che erano rimaste ferite e le loro famiglie vennero deportate in [[Siberia]].}}
==Voci correlate==
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