Chiesa dei Santi Marcellino e Pietro ad Duas Lauros: differenze tra le versioni

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Già prima che diventasse possedimento di Elena l'area era utilizzata come necropoli dalla guardia personale dell'imperatore, gli [[Equites singulares]] e successivamente, durante la persecuzione di [[Diocleziano]] (284-305), vi furono realizzate le [[catacombe dei Santi Marcellino e Pietro]]. Intorno al [[330]] [[Costantino I]] vi realizzò il mausoleo, oggi noto come [[mausoleo di Elena]] e, ad esso annessa, una basilica circiforme in onore dei [[santi Marcellino e Pietro]] sepolti nelle catacombe omonime.
 
Durante il [[medioevo]], la basilica, probabilmente minata nelle fondamenta da alcune gallerie scavate nelle catacombe e senza una adeguata manutenzione, andò progressivamente in rovina. Tra il [[1632]] ed il [[1638]], sotto il pontificato di [[Urbano VIII]], venne eretta una piccola chiesa dedicata ai Santi Pietro e Marcellino, utilizzando parte delle rovine dell'antica basilica. Questa chiesa fu poi sostanzialmente modifica e ampliata nel [[1765]], sotto il [[papa Clemente XIII]], che la eresse a parrocchia come detto in precedenza.
 
Attualmente, dopo i lavori di restauro effettuati nel periodo [[1996]]-[[2000]], la chiesa è collegata col mausoleo di Elena e alle catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, ai quali si accede dal cortile dell'oratorio adiacente la chiesa, attraversando un portale settecentesco, situato sulla sinistra della facciata della chiesa, lungo la via Casilina.