Adriano Sofri: differenze tra le versioni

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==Le richieste di grazia==
Sofri non ha mai presentato personalmente richiesta di grazia, ritenendo un tale atto incongruo a sanare la posizione personale di un innocente. Tuttavia, intorno al ''caso Calabresi'' è sorto in [[Italia]] un movimento innocentista di opinione pubblica volto a promuovere l'atto di clemenza. Ne fanno parte molti esponenti della sinistra, ma anche da personaggi di altre correnti politiche. Tra gli esponenti di spicco vi sono [[Giuliano Ferrara]] e [[Gad Lerner]].
 
Nel [[1997]] il Presidente della Repubblica [[Oscar Luigi Scalfaro]], sollecitato da numerosi parlamentari, circa 200, e da molti cittadini comuni (160 mila firmatari), rifiutò di firmare la grazia, con una lettera ai Presidenti delle Camere, [[Luciano Violante]] e [[Nicola Mancino]].<ref> http://isole.ecn.org/rete.sprigionare/rassegna_stampa/S291097b.html</ref>
 
Nel periodo [[2001]]-[[2006]], i ripetuti inviti a dare corso alla richiesta di [[grazia]], avanzati in maniera trasversale da esponenti della politica e della cultura (ma mai da Sofri in persona), sono sempre stati respinti dal Ministro della Giustizia [[Roberto Castelli]], malgrado il Presidente della Repubblica [[Carlo Azeglio Ciampi]] abbiaavesse nello stesso periodo più volte manifestato la volontà di concederla, tanto da giungere a un conflitto con il guardasigilli risolto poi dalla [[Corte costituzionale della Repubblica italiana|Corte Costituzionale]] che, con sentenza n.200 del 18/05/2006, ha stabilito che non spetta al Ministro della giustizia di impedire la prosecuzione del procedimento di grazia; in poche parole Ciampi avrebbe potuto concedere la grazia anche senza la firma del guardasigilli.
 
Alla fine la grazia non fu concessa perché la sentenza fu emessa tre giorni dopo che Ciampi si era dimesso dalla carica di Presidente della Repubblica.