Una cosa divertente che non farò mai più: differenze tra le versioni

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'''''Una cosa divertente che non farò mai più''''' è il titolo di un saggio di [[David Foster Wallace]]. Il titolo è la traduzione letterale di "''Supposedly Fun Thing I'll Never Do Again''", in originale una raccolta di saggi di cui "Una cosa divertente..." era il saggio più lungo che dava il nome alla raccolta: i restanti saggi nell'edizione italiana sono poi confluiti in [["Tennis, tv, trigonometria e tornado"]].
Il saggio è in realtà un ''reportage'' su una settimana di crociera ai Caraibi, commissionato a Wallace dalla rivista Harper's.
 
Stilisticamente presenta alcuni caratteri comuni a tutti i saggi di Wallace, come:
* un massiccio uso di note a piè di pagina, che talvolta si estendono per pagine
* il registro profondamente umoristico.
 
Il ''reportage'' è caratterizzato dalla sua estensione a tutto campo: Wallace spazia liberamente da un'analisi sociologica dei viaggiatori e dell'equipaggio, passando per una ricostruzione dell'industria delle crociere extra-lusso, fino a giungere a un'analisi introspettiva, con una disamina della multiformi reazioni dello scrittore di fronte al fenomeno crociera.