Si Mohand ou-Mhand: differenze tra le versioni

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Nato in una famiglia agiata, educato secondo gli studi islamici tradizionali (da qui il titolo SI, "dottore" che precede il suo nome), la sua vita fu segnata dalla repressione che seguì la rivolta del 1871 contro il potere coloniale francese. La durissima repressione che si abbatté sul paese lo privò di tutto. Il padre fu giustiziato, lo zio paterno (il religioso Arezki n At Hmadouch) fu esiliato in Nuova Caledonia. E tutti i possedimenti di famiglia vennero confiscati. Piombato in miseria, invece di emigrare in Tunisia (come fecero la madre e i fratelli) preferì rimanere in patria, adattandosi ai lavori più umili, in un continuo vagabondare senza mai stabilirsi da qualche parte.
I dati biografici sicuri sono pochi. In particolare, si ricordano una visita al pio [[Cheikh Mohand ou-Lhocine]], che diede luogo a una memorabile tenzone poetica tra i due, ed un viaggio a piedi fino a Tunisi, dove sembra sia stato ricevuto malvolentieri dalla famiglia dei fratelli.
Morì di tubercolosi a 57 anni nell'ospedale S.te-Eugénie di Michelet. +
- ==Opere== +
- Nel corso della sua vita errante compose infinite poesie in berbero, che ben presto divennero conosciutissime e gli diedero una fama leggendaria. +
- ===Metrica=== +
- Il metro preferito, nuovo rispetto alla poesia tradizionale, è l'''asefru'', una sorta di breve sonetto, di tre strofe di tre versi ciascuna. +
- ==Studi su di lui== +
- La prima raccolta di poesie venne pubblicata nel 1904 da [[Boulifa]], all'interno di un volume di poesie cabile, mentre il poeta era ancora vivo. Successivamente si ricordano le raccolte di [[Mouloud Feraoun]] (1960), di [[Mouloud Mammeri]] (1969) e di [[Younes Adli]] (2000).