Si Mohand ou-Mhand: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 8:
Nel corso della sua vita errante compose infinite poesie in berbero, che ben presto divennero conosciutissime e gli diedero una fama leggendaria.
L'argomento delle poesie giovanili è soprattutto l'amore (che è rimasto anche nel suo repertorio dell'età più matura), ma quello che lo ha reso particolarmente amato dai conterranei è il tema dell'esilio e della perdita dei valori tradizionali in seguito al grande sovvertimento del colonialismo europeo.
<br>Molti suoi versi sono diventati modi di dire affermati, e il suo grido ''a nerrez wal' a neknu'' ("mi spezzo ma non mi piego") è stato ripreso nel [[1945]] da [[Idir Ait Amrane]] nel primo canto "berbero-nazionalista" ''Ekkr a mmi-s Umazigh'' ("sorgi, o figlio di Amazigh!"), e successivamente fu lo slogan della [[Primavera berbera]] del [[1980]], in cui per la prima volta la rivendicazione culturale e linguistica dei Berberi venne portata in piazza e affrontò una dura repressione.
 
===Metrica===