Programmazione negoziata: differenze tra le versioni

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Nell'ordinamento [[Italia|italiano]], la '''programmazione negoziata''' è definita dalla legge n.662/[[1996]], articolo 2 comma 203 lettera a, come ''regolamentazione concordata tra soggetti pubblici o tra il soggetto pubblico competente e la parte o le parti pubbliche o private per l'attuazione di interventi diversi, riferiti ad un'unica finalita' di sviluppo, che richiedono una valutazione complessiva delle attivita' di competenza'', nell'ambito degli [[regione italiana|regioni]] e degli altri [[Ente locale (ordinamento italiano)|enti locali]]. Attraverso la programmazione negoziata, quindi, enti locali e altri portatori di interessi operanti sul territorio perseguono obiettivi di sviluppo il più possibile in maniera coordinata e armonica.
{{w|diritto|ottobre 2007}}
 
Regolamentazione concordata tra soggetti pubblici o tra soggetti pubblici e soggetti privati per l'attuazione di interventi diversi, riferiti ad un'unica finalità di sviluppo, che richiedono una valutazione complessiva delle attività di competenza.
==Strumenti==
Gli strumenti della programmazione negoziata, definiti dallo stesso testo legislativo, sono:
*l'''[[Intesa istituzionale di programma]]'', ovvero un accordo di collaborazione tra diversi livelli dell'amministrazione (Stato, Regione e Provincia autonoma);
*l'''[[Accordo di programma quadro]]'', un accordo tra gli enti locali e i soggetti interessati (i cosiddetti [[stakeholder]]) allo sviluppo locale, promosso in base all'Intesa istituzionale di programma;
*il ''[[patti Territoriali|Patto territoriale]]'', un accordo stilato, nell'ambito dell'Accordo di programma quadro, tra enti locali, parti sociali e soggetti interessati (sia pubblici che privati);
*il ''[[Contratto di Programma]]'', ovvero il contratto che lega l'amministrazione statale, le grandi imprese, i consorzi di [[Piccola e media impresa|PMI]], nonché i rappresentanti dei distretti industriali, stipulato per il perseguimento degli scopi della programmazione negoziata;
*il ''[[Contratto di area]]'', cioè un accordo attraverso il quale parti sociali, amministrazioni e altri soggetti interessati, in aree giudicate di crisi dal [[Presidente del Consiglio dei ministri]], su indicazione del [[Ministero dell'Economia e delle Finanze|Ministro dell'Economia]], perseguono l'obiettivo di aumentare l'occupazione.
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|url=http://www.parlamento.it/leggi/96662l09.htm#2.175|titolo=Legge n.662/1996, art. 2 co. 175 - 224|accesso=15 ottobre 2008|editore=parlamento.it}}
 
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