Chaperone molecolare: differenze tra le versioni

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Molto poco si conosce a proposito della struttura secondaria e terziaria delle shsp. Al microscopio elettronico le α-cristalline appaiono come particelle globulari di 14-18 nm, mentre da altri dati sembra che siano costituite per il 40-50% da β-sheet e per il 5-10% da α-eliche.
Le α-cristalline hanno una massa molecolare di 600-900 kDa e sono proteine multimeriche, costituite da due subunità, αA e αB, membri della famiglia delle small Hsp (shsp), che come gli altri membri della famiglia prevengono dall’aggregazione le proteine denaturate.
Le α-cristalline sono abbondantemente presenti nella lente dei mammiferi (35%) con un rapporto αA e αB di 3:1. Le αA si ritrovano principalmente nella lente con tracce negli altri tessuti, mentre le αB sono presenti più ubiquitariamente. Il bersaglio fisiologico delle α-cristalline nella lente sembrano essere le altre classi di cristalline (γ e β) e alcuni enzimi “housekeeping”, ma in ogni modo l’azione di chaperone delle α-cristalline è stata valutata e risultata valida su un’ampia varietà di proteine strutturali e di enzimi sottoposti a stress di vario genere (termico, UV, urea, etc), come glutatione S-transferasi, alcool deidrogenasi, aldolasi, citrato sintetasi, aldoso reduttasi, etc; anche se il meccanismo molecolare di interazione tra le α-cristalline e i substrati rimane in gran parte sconosciuto. Nello studio dell’azione di chaperone delle α-cristalline particolare interesse ha assunto la definizione dello stato conformazionale delle proteine substrato durante la loro interazione con le α-cristalline. Sembra che le α-cristalline interagiscano con il substrato nello stato di “molten“[[Globulo globule”fuso|molten globule]]”: questo stato ha una struttura compatta come quella nativa, con regioni idrofobiche accessibili al solvente, tuttavia essa, pur mantenendo quasi interamente la struttura secondaria, ha perso quasi del tutto quella terziaria.
In questa via le α-cristalline sono in grado di formare complessi ad alto peso molecolare solo con proteine in una forma MG instabile, che si trovano sulla via dell’aggregazione e della precipitazione, probabilmente perché, rispetto agli altri intermedi, hanno una percentuale maggiore di superfici idrofobiche esposte.
Gli effetti della fosforilazione sull’attività chaperone delle α-cristalline non sono stati del tutto chiariti. Sia le αA che le αB, possono essere parzialmente fosforilate su specifici residui in vivo. La fosforilazione di specifici residui di Ser sembra avvenire mediante protein chinasi cAMP-dipendenti. In un lavoro recente in cui viene utilizzata la mutagenesi sito diretta per mimare la fosforilazione. gli autori dimostrano che l’attività di chaperone di queste α-cristalline mutate è significativamente ridotta.