Gonzalo Jiménez de Quesada: differenze tra le versioni

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Cambiarono il nome di Bacata (la città principale) in [[Santa Fé de Bogotá]] ed attaccarono [[Tunja]]. Quesada rimase nella regione fino all'arrivo delle spedizioni di [[Sebastián de Belalcázar]] dall'[[Ecuador]] e [[Nikolaus Federmann]] dal [[Venezuela]] in 1539.
I tre Generali allora hanno accosentito alla rifondazione della capitale e subito hanno deciso presentare i loro reclami territoriali sui rivali all'arbitrato della parte superiore. Da [[Cartagena]] (Colombia) sono partiti per la per la Spagna, in cui Quesada ha premuto il suo reclamo come Governatore. Le richieste furono un insuccesso, il governo di [[Popayán]] fù affidato a Belalcázar, Quesada vi fece ritorno (in 1549) con il titolo onorifico di Governatore di [[El Dorado]].
Nel 1568, all'età di 60, Quesada ha ricevuto una commissione per conquistare [[Llanos|Los Llanos]] ad est della catena montuosa colombiana. Da Bogotá nell'aprile 1569 con 400 Spagnoli, 1500 nativi, 1100 cavalli e 8 preti, in primo luogo discese a [[Mesetas]] sul corso superiore del fiume [[Guejar]]. La maggior parte del bestiame venne distrutto da un incendio.
Quesada finalmente ha raggiunto [[San Fernando de Atabapo]] alla confluenza del [[Guaviare]] e dell' [[Orinoco]] (nel dicembre 1571), ogni nuovo movimento a quel punto richiedeva la costruzione di della navi. Quindi decise di ritornare a Bogotá dove vi giunse nel dicembre 1572 con soltanto 64 spagnoli, 4 nativi, 18 cavalli e 2 preti. La spedizione era stata uno dei disastri più costosi della storia delle colonizzazioni e dopo un breve periodo di servizio in un ordine di frontiera Quesada si è ritirato a [[Huesca]] (Spagna) con quello che aveva potuto salvare della sua fortuna. È morto a [[Mariquita]] nel 1579 ed il suo corpo è stato sepolto nella cattedrale di Bogotá.