Giuseppe Manetti: differenze tra le versioni

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Dal [[1799]] fu architetto dell'Opera di [[Santa Maria del Fiore]] e fra il [[1801]] e il [[1810]], su incarico del Marchese Tommaso Corsi, realizzò quello che si può definire come il primo esempio di [[giardino all'inglese|giardino romantico]] a Firenze, il [[Giardino Corsi o di Annalena]]. Ristrutturò la [[chiesa dei Santi Francesco e Chiara]] e dal [[1803]] lavorò alla modernizzazione del giardino di [[Palazzo Serristori]] (oggi distrutto) e nel [[1805]] disegnò il nuovo organo di [[San Gaetano (Firenze)|San Gaetano]].
 
Nel [[1808]], durante l'Occupazione francese, venne nominato professore presso l'[[Accademia di Belle Arti (Firenze)|Accademia di Belle Arti]], incarico che mantenne anche dopo la Restaurazione. Nel [[1811]] progettoprogettò i nuovi giardini della [[villa di Poggio a Caiano]] su commissione di [[Elisa Baciocchi]], realizzati solo in parte. Nel [[1814]] divenne primo Architetto dello ''Scrittoio delle Regie Fabbriche''.
 
In quegli anni progettò la nuova fontana in [[piazza Santa Croce]] ([[1815]]-[[1816|16]]) e restaurò la [[Sagrestia Nuova]] di [[San Lorenzo (Firenze)|San Lorenzo]]. Risale sempre al [[1816]] il restauro di [[Villa La Petraia]] e all'anno successivo la [[Dogana delle Filigare]] sulla Via Bolognese, capolavoro di architettura di pubblica utilità realizzato con [[Luigi Cambray Digny]].