Marmo verde di Prato: differenze tra le versioni

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Il marmo verde di Prato , detto anche "serpentino", è una roccia tipica dell'area pratese, storicamente cavata nei dintorni della frazione collinare di Figline di Prato.
La pietra, caratterizzata da un bel colore verdeaverde, a volte leggermente variegato, si presta ad una facile lucidatura pur con una struttura non perfettamente omogenea, ed è stata utilizzata in nell'architettura toscana, soprattutto per rivestimenti decorativi.
 
Tale materiale ha grandemente caratterizzata l'architettura medievale toscana, soprattutto nel periodo romanico, dando vita, insieme alla [[pietra alberese]] o al marmo di carrara, alla tipica bicromia del romanico toscano: pisano, lucchese, pistoiese, pratese, fiorentino.
Incrostazioni in marmo verde di Prato si trovano per esempio nell'esterno del Battistero di Firenze, della [[Chiesa di S. Miniato a Monte]], della [[Badia fiesolanaFiesolana]], del [[Duomo di Prato]] e molti altri monumenti, fino all'epoca rinascimentale (S.[[Santa Maria delle carceriCarceri]] a Prato, [[S. Maria Novella]] a Firenze).
Comunque il verdeVerde di Prato è stato utilizzato anche per membrature architettoniche strutturali fin dall'alto medioevo ([[Chiesa dei Santi Apostoli]] a Firenze).
 
[[Categoria:Rocce]]