Carpocrate: differenze tra le versioni

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==Il personaggioBiografia ==
Discepolo del [[docetismo|docetista]] [[Cerinto]], della sua vita si conoscono pochi particolari: predicò, ad Alessandria, una dottrina che univa i fondamenti [[Platone|platonici]] al verbo di [[Cristo]] durante il regno dell'[[imperatore]] [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]], fondò una sua scuola gnostica (carpocraziana) ed ebbe un figlio, Epifane o Epifanio che gli succedette. Queste poche notizie possono essere trovate in una lettera attribuita allo stesso Epifane ed in uno scritto di [[Sant'Ireneo di Lione|Sant'Ireneo]]. Si sa, inoltre, che Carpocrate non si trasferì mai a [[Roma]], anche se, in seguito, vi si stabilì una comunità di carpocraziani.
 
Secondo una interessante teoria, Carpocrate non è un nome proprio di persona, ma un titolo. Infatti esisteva una divinità greca chiamata ''Harpocrates'' che presiedeva ai misteri ed ai riti. Carpocrate, per assonanza quindi, poteva essere il titolo del capo carismatico della [[setta]] gnostica dei carpocraziani.
 
==La dottrinaDottrina ==
La dottrina carpocraziana si basa su tre punti fondamentali:
* Ilil mondo non è frutto della volontà del Padre ingenerato e sconosciuto, ma di potenze inferiori ([[demone|demoni]]) che, accoppiandosi tra di loro, lo hanno generato cercando di copiare quello divino. Dai loro accoppiamenti sono nati anche i corpi degli uomini, usati come prigioni per le loro [[anima|anime]].;
* [[Gesù]] era effettivamente il figlio di [[San Giuseppe (padre putativo di Gesù)|Giuseppe]] e [[Maria (madre di Gesù)|Maria]], ma, grazie alle virtù della sua anima ferma e pura che era dotata della reminiscenza delle cose viste durante il soggiorno presso il Padre, gli furono concessi dei poteri particolari, gli stessi poteri che furono conferiti agli [[apostolo|apostoli]] durante la [[Pentecoste]] con la discesa dello [[Spirito Santo]]. Egli, inoltre, conosceva il segreto per sfuggire alla prigione terrena: disprezzare le leggi della società, ponendo fine così alla tirannia delle inibizioni.;
* Ogniogni uomo, attraverso la [[metempsicosi]], tramutando ogni accadimento in esperienza, ha la possibilità di essere investito degli stessi poteri di Gesù. Una volta raggiunto tale stadio, l'anima si può liberare dal giogo delle rinascite, e risalire i sette cieli dominati dai demoni che crearono il mondo per poi giungere fino al Padre.
 
Perciò, le anime, per poter uscire dal ciclo della [[reincarnazione]], dovevano soltanto accettare passivamente i desideri. In conseguenza di ciò i carpocraziani predicavano il [[libertinaggio]], il rifiuto del [[matrimonio]], l'abolizione delle [[Casta|caste sociali]] e la comunione dei beni, e si dedicavano alle [[magia|arti magiche]] ed alla preparazione di filtri d'amore. Alcune anime, particolarmente potenti, potevano uscire dal ciclo nel corso di una sola vita. Questo comportamento scandalizzò sia molti maestri gnostici di altre scuole sia i [[cristiano|cristiani]], che combatterono furiosamente questa setta fino a farla completamente scomparire nel IV secolo, dopo averne distrutto quasi tutti i documenti scritti.
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La gnosi dei Carpocraziani fu diffusa a [[Roma]], al tempo di [[papa Aniceto]] da una tal Marcellina. Ireneo in ''Adversus haereses'', oltre a varie notizie su pratiche magiche, fornisce una breve descrizione etica dei principi morali della setta, legati solo dalle esigenze di fede e amore, considerando ogni altro sentimento indifferente alla [[Redenzione]] dell'anima anzi considerando essenziale il commettere tutti i peccati «e in relazione alla [[metempsicosi|trasmigrazione delle anime]] nei corpi essi affermano che le anime in ogni vita debbono provare ogni esperienza», in modo da esaurire tutti i peccati e liberarsi dal corpo materiale; proponendo come esempio da seguire il [[Cristo]], ritenuto un semplice uomo vivificato da una potenza divina che gli ha permesso di risalire nel mondo divino. A questa visione etica corrisponde una complessa [[cosmologia]] fondata su [[arconte (gnosticismo)|arconti]] ([[angelo|angeli]]) creatori del mondo.
 
==FontiBibliografia==
 
; Fonti primarie
*Clemente, ''Stomati'', III, 5-9.
*Ireneo, ''Adversus haereses'', I, 25.
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*Isidoro, ''Etymologiae'', VIII, 5, 7.
 
;Fonti secondarie
==Bibliografia==
*A. Hilgenfeld, ''Die Ketzergeschichte des Urchristentums'', [[Lipsia|Leipzig]] [[1884]], p. 397 e seguenti;
*H. Kraft, ''Gab es einem Gnostiker Karpokrates?'', in «Theologische Zeitschrift», VIII [[1952]], p. 434 e seguenti;
*H. Liboron, ''Die karpokratianische Gnosis'', Leipzig [[1938]];
*S. Pétrement, ''Le Dieu séparé. Les origines du gnosticisme'', [[Parigi|Paris]] [[1984]], p. 475 e seguenti;
*''Testi gnostici in lingua greca e latina'', a cura di Manlio Simonetti, [[Milano]] [[1993]], p. 181 e seguenti.
 
== Voci correlate ==
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*[[Metempsicosi]]
*[[Pitagorismo]]
* [[Vangelo segreto di Marco]]
 
[[Categoria:Biografie|Carpocrate]]
[[Categoria:Eretici]]