Aqua Iulia: differenze tra le versioni

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L<nowiki>'</nowiki>''''''Aqua Iulia''''' è stato il quinto [[acquedotto]] della città di [[Roma]], costruito nel [[33 a.C.]] dall’dall'[[Edile (storia romana)|edile]] [[Marco Vipsanio Agrippa]], amico, fedeleleale collaboratore e in seguito generale e genero di [[Augusto (imperatore romano)|Ottaviano]], il futuro imperatore [[Augusto]], alla cui famiglia, la ''[[gens Iulia]]'', fu appunto dedicato.
 
Captava l'acqua da sorgenti nel territorio [[Tuscolo|tuscolano]], al XII miglio della [[via Latina]], identificate presso l’attuale ponte degli “Squarciarelli”"Squarciarelli", nel comune di [[Grottaferrata]]. Le sorgenti erano a poca distanza da quelle che alimentavano l’acquedotto dell'''[[Aqua Tepula]]''.
 
L’intero percorso misurava 15,426 miglia romane<ref>La lunghezza degli acquedotti era espressa in milia passus ("mille passi"), cioè miglia romane, corrispondenti a 1,482 km.</ref> (ca. 22,5 km.), delle quali quasi la metà (circa 11 km.) in superficie. La portata giornaliera era di 1.206 [[quinaria|quinarie]]<ref>La quinaria era l'unità di misura della portata di un acquedotto, e corrisponde a circa 41,5 mc giornalieri, cioè 0,48 litri al secondo.</ref>, 50.043 mc., corrispondenti a 579 litri d’acqua al secondo. Il dislivello passava dai 350 m di altitudine in corrispondenza della fonte ai 64 m circa di Roma.
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L'arrivo a Roma dell'acqua (che poi si disperde) avviene ora con un canale noto come ''Marrana Mariana'' e costruito da [[papa Callisto II]] nel [[1122]], che veniva all'epoca usato principalmente per i mulini e per l'irrigazione dei campi.
 
 
==Note==