Mandrino: differenze tra le versioni

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==Serraggio del mandrino==
Negli elettroutensili (trapani, fresatrici) il mandrino serra una punta o altro utensile ed il serraggio avviene manualmente o a mezzo di apposita chiave dentata. Nelle macchine utensili il mandrino può stringere un utensile o il pezzo da lavorare. Il serraggio avviene a mezzo di apposite chiavi, che agiscono su organi preposti allo spostamento radiale delle griffe.
Dette griffe riportano, al centro di ognuna di esse, dei fori per l'introduzione della chiave adatta al serraggio. Schematizzando le griffe ed i relativi fori ci accorgeremmo che la disposizione dei fori è fatta in base ad un triangolo equilatero, dove ad ogni vertice corrisponde un foro la cui parte girevole agisce su uono degli elementi (tre) che rappresentano le sezioni della circonferenza (il mandrino ha sezione circolare !)iscritta nel triangolo equilatero. Se ne deduce che agendo su una singola sezione si può ottenere una centratura sommaria ma NON un serraggio delle griffe idoneo all'immobilizzazione del pezzo (Luciano Ruggeri). Vi sono però tipi di mandrini non autocentranti nei quali ogni griffa è dotata di movimento indipendente al fine di poter fissare il pezzo con il suo asse fuori centro nel caso di particolari tipi di lavorazione (per esempio per le [[camma|camme]]).
 
==Bibliografia==
*Aa.vv.,“Enciclopedia Universale Rizzoli Larousse”, Milano, Rizzoli, [[1971]]
*Massero F., ''Manuale pratico per l'operaio tornitore e fresatore'', Milano, Hoepli, [[1990]]
*Buccino M., ''Il libro del tornitore moderno'', Milano, Hoepli, 1990
*Grimaldi F., ''Manuale delle macchine utensili a CNC'', Milano, Hoepli, [[2007]]
 
 
 
[[Categoria:Meccanismi]]